TORINO – Spunta una nuova dichiarazione sul caso Elkann: un trans catanese che vive a Torino, Jennifer, amica di Patrizia, colei che chiamò il 118 la mattina di lunedì scorso dopo aver tentato invano di rianimare Lapo Elkann, sostiene che “quella sera c’erano un brasiliano di 29 anni che si fa chiamare Tati e Noemi, un trans torinese. La droga l’aveva portata Lapo. Poi, quando è finita, qualcuno è andato a comprare delle ‘pallette’ da dieci euro. Non di cocaina, ma di eroina sintetica. L’ha acquistata da alcuni marocchini nel viale che si trova di fronte alle casa di via Marocchetti. Il problema è che pensava si trattasse di cocaina, ma evidentemente non era così”
“Conosco molto bene Lapo Elkann – aggiunge Jennifer – perché è stato mio cliente. Abbiamo fatto sesso tre volte. Poi ha cominciato a frequentare Patrizia e da quel momento non si è più fatto vedere in giro per i viali. Era diventato così intimo di Patrizia che si presentava a casa sua. Citofonava e saliva direttamente. Andava avanti così da un anno. Le volte che l’ho visto io mi ha pagato 500 euro”. La trans Patrizia, ovvero il cinquantunenne Donato Brocco, è ancora rifugiata dal fidanzato Bruno Coltella all’ultimo piano di un palazzo di periferia per sfuggire ai cronisti.
Lapo Elkann è stato invece trasferito al reparto di Neurologia al primo piano dell’ospedale Mauriziano e oggi è stato sentito per un’ora dai magistrati. Ha ribadito ai familiari che sono andati a trovarlo di voler “tornare in fretta a lavorare” e ha poi chiesto “come va la Juventus? Con chi giochiamo in questo fine settimana?”.
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