Nuovo round nello scontro tra Fedez e il Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori che più volte ha criticato e condannato le azioni del rapper ed influencer milanese, giudicate non in linea con i suoi principi. Nonostante l’accordo tra le parti, siglato poco tempo fa con la scelta del Codacons di assegnare il volto di Fedez alla campagna contro la pubblicità ingannevole sui social, l’associazione ha deciso di procedere nuovamente contro l’artista dopo il suo intervento sul palco del Concertone del Primo Maggio.
A finire nel mirino del Codacons, l’outfit del rapper, che durante la sua esibizione e nel discorso a sostegno dei lavoratori dello spettacolo e del DDL Zan, ha indossato un cappello griffato Nike. Il baffo del noto brand è spiccato sulla testa di Fedez, accusato ora di pubblicità occulta. Ecco cos’ha annunciato l’associazione guidata da Carlo Rienzi:
Presenteremo domani un esposto ad Antitrust e Commissione di vigilanza Rai affinché sia aperta una inchiesta volta a sanzionare chi ha permesso a Fedez di realizzare, attraverso il concerto del primo maggio e gli schermi Rai, un mega spot pubblicitario a favore della Nike, di cui il rapper indossava un cappellino con il marchio ben in vista.
Codacons contro Fedez: “Nel 2011 testo omofobo contro Tiziano Ferro, oggi a favore del DDL Zan”
Stando a quanto rivelato dal Codacons, il fatto che la marca esposta in diretta nazionale sia stata “più volte associata al fenomeno dello sfruttamento del lavoro in paesi sottosviluppati“, rappresenterebbe un’aggravante nell’ambito di un evento a favore dei diritti dei lavoratori. Nonostante la ferma condanna del tentativo di censura da parte della Rai, a cui si è accodato anche il coordinamento, pare che le pratiche per l’esposto proseguiranno senza intoppi. D’altronde, sempre secondo il Codacons, l’attenzione mediatica dettata dal terremoto politico avrebbe favorito il messaggio pubblicitario.
Il Codacons ha inoltre rispolverato il testo di una vecchia canzone di Fedez per dimostrare l’apparente contraddittorietà con le attuali posizioni LGBT-friendly del rapper. Si tratta di Tutto il contrario, scritta dal rapper a 19 anni, in cui Fedez prende in giro Tiziano Ferro e il suo coming out. Sebbene l’artista abbia espresso rammarico per quelle barre controverse e si sia scusato nel 2019 con il diretto interessato, l’attacco del Codacons torna ad incendiare il dibattito, tra chi sostiene l’impegno del rapper e chi ci vede del puro marketing. Sarà.
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Che il PD di Letta ricorra a simili mezzucci , tramite i fedelissimi presenti nel Codacons , per sbarazzarsi dell'ingombrante Lega , mi sta proprio bene ; meno bene eliminare uno che non le manda a dire a nessuno.