Un gruppo di insegnanti della scuola italiana, pubblica e privata, di ogni ordine e grado, si è ufficialmente rivolto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché possa farsi garante di una scuola davvero inclusiva, in risposta al Congresso mondiale della famiglia di Verona che si terrà dal 29 al 31 marzo prossimo.
Insegnanti in arrivo da ogni parte d’Italia che vivono la scuola nella sua quotidianità, incontrando ogni giorno, ogni anno, decine di ragazze e ragazzi per i quali diventano di fatto un secondo punto di riferimento oltre le loro famiglie. Uomini e donne che insegnano loro principi, improntati al rispetto e al riconoscimento di ogni “diversità”, senza distinzione di “sesso, razza, religione” come previsto dall’articolo 3 della nostra Carta fondamentale. Ed è qui che prende vita il Manifesto intitolato ‘Futuro, Semplice! Per una Scuola Inclusiva’, a caccia di firme su Change.Org.
“L’istruzione e l’educazione scolastica sono i pilastri per garantire una società il più possibile inclusiva, ed è per questo che ci dissociamo fermamente dalla visione espressa dal Congresso mondiale della famiglia, che si terrà a Verona tra il 29 e il 31 marzo”, tuonano gli insegnanti. “Una visione che noi riteniamo fascista, xenofoba, razzista, sessista, omofoba. Per tutte queste ragioni proviamo una profonda indignazione per la partecipazione del ministro dell’istruzione Bussetti all’evento, in qualità di relatore insieme ad altri membri del nostro governo“.
Un ministro che, in quanto tale, rappresenterà la Scuola come istituzione dello Stato, nel corso dell’evento di Verona, che per contenuti e dichiarazioni di alcuni suoi relatori disconosce di fatto i valori della nostra Costituzione. Ed è qui che sorge un manifesto in 10 punti, fondato su quello che gli stessi insegnati promotori vedono quotidianamente nelle nostre aule.
1. La nostra scuola è inclusiva verso tutte le studentesse e gli studenti e tutti i tipi di famiglia, senza distinzioni legate all’identità di genere, all’orientamento sessuale, ai luoghi di origine e alla cittadinanza, alla religione, all’abilità dei corpi, alla classe sociale
2. La nostra scuola valorizza l’autodeterminazione delle persone e dà loro gli strumenti perché possa essere esercitata
3. La nostra scuola è plurale, educa alle differenze e anzi le valorizza perché vuole creare una società più equa e più giusta
4. La nostra scuola è accogliente e tra le sue funzioni rivendica anche quella di favorire l’integrazione delle persone che arrivano nel nostro paese da contesti diversi
5. La nostra scuola è democratica, perché si basa sui valori costituzionali fondati sull’antifascismo
6. La nostra scuola è laica perché rispetta tutte le religioni, ma si muove in autonomia da esse e non si fa condizionare
7. La nostra scuola è europeista perché crede e promuove i valori della collaborazione e dello scambio internazionale
8. La nostra scuola forma cittadine e cittadini consapevoli e critici, perché scopo di ogni insegnante è quello di fornire strumenti per fare della popolazione studentesca la futura società di domani
9. La nostra scuola è bella, perché vede l’umanità dell’individuo e investe su di essa per farne patrimonio sociale comune
10. La nostra scuola studia il passato, agisce nel presente e costruisce il futuro: non permetteremo a nessuno di interferire con il nostro lavoro, la nostra deontologia, la nostra missione formativa e il nostro ruolo sociale.