Dopo giorni di infuocate polemiche, l’ufficialità è stata diratamata questa mattina. Il Coronavirus che ha paralizzato il mondo, e fatto saltare quasi 200 Pride, ha fermato anche l’attesissimo Brighton & Hove Pride, che i primi di agosto avrebbe dovuto celebrare i 30 anni di vita. L’evento è stato posticipato alla prossima estate. I concerti di Mariah Carey e delle Pussycat Dolls, andati sold out in poche ore, inevitabilmente saltati.
Siamo scioccati e devastati dalla svolta senza precedenti degli eventi delle ultime settimane, in particolare dalla catastrofica situazione sanitaria e dagli impatti economici che questa pandemia sta avendo sui membri della nostra comunità. La decisione di posticipare non è stata presa alla leggera e con molti eventi ancora in programma tra luglio e agosto speravamo di poter attendere ancora un po’, per evitare di deludere i nostri volontari, le comunità interessate e il pubblico pagante, ma dopo aver attentamente monitorato il rapido evolversi della pandemia di Covid-19, e valutando i rischi e le incertezze in corso, così come la pressione aggiuntiva che ogni grande evento esercita sui servizi di emergenza, abbiamo preso la difficile decisione di rinviare la celebrazione dell’anniversario FABULOSO di quest’anno. Essendo il più grande Pride Festival del Regno Unito, che attira visitatori da tutto il Regno Unito e da tutto il mondo, e con le potenziali restrizioni di viaggio e linee guida sulla distanza sociale che rimarranno in vigore per un periodo di tempo a noi sconosciuto, non possiamo in buona fede rischiare la salute e la sicurezza della nostra comunità, dei volontari e partecipanti, procedendo con un evento che attira centinaia di migliaia di visitatori in città. Siamo attualmente in contatto con gli artisti che avrebbero dovuto esibirsi quest’anno per farli tornare il prossimo anno, vi aggiorneremo ulteriormente il prima possibile.
Chi ha acquistato i ticket per il Pride Festival potrà scegliere tre opzioni. Chiedere il rimborso, mantenerli per l’edizione del 2021 o donare l’equivalente in denaro ad enti di beneficenza locali e organizzazioni comunitarie, che solitamente si affidano proprio al Brighton Pride per gestire i costi dell’intero anno.
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