“Noi intanto abbiamo disdetto l’abbonamento al canale Disney, e abbiamo spiegato il perché“. Così inizia il post di Costanza Miriano, scrittrice, giornalista e blogger omofoba, che ha deciso di non rinnovare l’abbonamento al canale di Disney +, a suo dire reo di aver fatto propaganda LGBT.
Difatti, tra le varie cause proposte dalla piattaforma di streaming che hanno portato alla disdetta, la Miriano ha inserito alla voce “Altro”:
Non apprezzo che la Disney faccia propaganda LGBT.
Sicuramente, senza i suoi 6,99 mensili, il colosso deciderà di eliminare dalla sua lista tutti i film e cartoni che promuovo uguaglianza ed inclusione, due temi oltraggiosi secondo Costanza Miriano e tutta la comunità del Family Day.
La crociata omofoba contro la Disney di Costanza Miriano
Ma Costanza Miriano è solo l’ultima a riportare alla luce la petizione per eliminare ogni riferimento LGBT in film e cartoni dalle piattaforme di streaming, Netflix e Disney + in primis.
Mentre sostiene la riapertura delle chiese nonostante l’emergenza Coronavirus, il suo pensiero è sempre rivolto ai bambini. Loro sarebbero le vittime di questa crociata, in quanto a suo dire traviati da immagini di amore e indifferenza nei confronti di una coppia dello stesso sesso. Ma secondo lei, i più piccoli devono essere protetti da queste menzogne.
Una menzogna, come la chiama lei, che “vuole rispecchiare la “diversity” che è nel pubblico. Ma i bambini non hanno nessuna “diversity”, non gliene frega niente“.
La petizione, partita anche da Citizen Go, ha già raggiunto le 700.000 firme.
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