Formare Volontari nei contesti di emergenza nel rispetto di ogni diversità, anche per soccorrere le persone transgender, che in molti casi, in caso di bisogno di soccorso, si trovano a essere portatori di maggiori fragilità.
Sono queste le finalità del progetto che a Bergamo vede la collaborazione della Croce Rossa Bergamo Hinterland con Arcigay Bergamo Cives. All’incontro che si è tenuto ieri a Roma è arrivato anche il Segretario Generale della CRI, Flavio Ronzi, che ha dichiarato
Questa iniziativa a Bergamo è importante e lavoreremo per proporla in altre città e territori. Si tratta non solo di formare maggiormente gli operatori del soccorso ma di contribuire sul piano generale e culturale a contrastare qualunque forma di discriminazione, in questo caso verso le persone transessuali. Ricade oggi, tra gli obblighi di un’Associazione come la nostra, la necessità di percorsi formativi specifici per operatori sanitari che garantiscano una buona assistenza e cura a pazienti transessuali e minori Gender Variant, assicurando un clima assistenziale accogliente e ponendo l’attenzione alla comunicazione, alla documentazione clinica, alla fase dell’accertamento e alla tutela della privacy.
Sabina Liebschner, Presidente della Croce Rossa Bergamo Hinterland, ha aggiunto.
La collaborazione con associazioni lgbt come Arcigay, consente ai nostri Volontari e Operatori di approfondire temi e aspetti che puntano anche a gestire il soccorso e l’assistenza con maggiore professionalità e rispetto delle diversità affinché alla fragilità non si sommino comportamenti scorretti nelle fasi di soccorso. E Croce Rossa in questo senso è sempre più impegnata.
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Si però c’è ancora la postilla che gli omosessuali non possono donare il sangue , vero?