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Caso Iene-Unar: si è dimesso il Presidente di Anddos Marco Canale

“Ho deciso di fare un passo indietro per salvare tutto ciò che di buono è stato fatto e che si potrebbe ancora fare”.

Caso Iene-Unar: si è dimesso il Presidente di Anddos Marco Canale - canale - Gay.it
< 1 min. di lettura

Dopo l’ennesimo servizio di Filippo Roma alle Iene >>> GUARDA si è dimesso il Presidente di Anddos Marco Canale. Ecco il comunicato diffuso poco fa dall’associazione LGBT:

Mario Marco Canale si dimette da presidente di Anddos per il bene dell’Associazione. “Le ingiurie di cui Anddos è stata fatta oggetto in questo ultimo mese – ha dichiarato Canale –  rischiano di inficiare ogni sforzo per la tutela, l’accoglienza e la assistenza alle persone omosessuali da noi  compiuto dal 2012 ad oggi. Per questo ho deciso di fare un passo indietro per salvare tutto ciò che di buono è stato fatto e che si potrebbe ancora fare”.

L’intero ufficio di presidenza Anddos, appresa la notizia,  ha espresso piena solidarietà a Canale, così ingiustamente vilipeso nella sua dimensione umana. “Siamo increduli rispetto a tutto quello che sta avvenendo ai danni dell’Associazione – ha scritto in una nota l’ufficio di presidenza Anddos – ma ancora più sconcertati dall’ingiustificato accanimento verso Marco Canale, persona di indubbia onestà e di nostra totale fiducia. Lo ringraziamo per il ruolo svolto con tanta abnegazione e entusiasmo, augurandoci che il suo generoso gesto non sia inutile in nome delle battaglie che abbiamo contribuito a portare avanti insieme a tutto il movimento Lgbti”.

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18 thoughts on “Caso Iene-Unar: si è dimesso il Presidente di Anddos Marco Canale

      1. E pure se fosse? Se vai sul sito anddos c’è scritto chiaramente che nei circoli si tromba, fra le altre cose. Non lo hanno mai negato, non c’è mai stato dubbio al riguardo. Il problema è che le iene hanno fatto passare il messaggio non veritiero: “anddos prende finanziamenti dallo stato dicendo che fa roba culturale quando invece nei circoli si fanno le orge”. Peccato che i soldi pubblici non fossero destinati all’associazione ma ad un progetto che l’associazione voleva portare avanti con l’università La Sapienza. Nelle tasche dei gestori delle saune non sarebbe entrato un centesimo, e anddos lo ha spiegato pubblicamente. Invece di rispondere a questo, le Iene hanno rincarato la dose con “nei circoli si struprano pure i disabbili!!!111” con un altro bel servizio appositamente orchestrato. In una discussione bisognerebbe attenersi ai fatti e rispondere con delle prove concrete, non sparare cose a random per mettere l’altro in cattiva luce. E i video delle iene sono ben lontani dall’essere prove concrete: per quanto ne sappiamo, quelli che hanno parlato potevano essere degli attori o semplicemente aver detto certe cose dietro compenso. Poi, per quanto può valere, io in una sauna anddos ci sono stato e di prostituzione non ho neanche sentito parlare. Se alcuni massaggiatori fossero davvero delle zoccole non sarebbe certo un problema dell’associazione, anche un’infermiera potrebbe offrire sesso a pagamento senza che il direttore dell’ospedale ne sappia qualcosa. E anche se fosse vero, non cambierebbe di una virgola il fatto che i soldi non fossero destinati all’associazione in maniera diretta. Questa storia mi puzza tanto di “Vostro onore, l’imputato ha rubato una barretta di cioccolato, ha dato un calcio ad un cane e non ha aiutato una vecchietta ad attraversare la strada. È chiaro che sia colpevole dell’omicidio del signor Mario Rossi!”.

        1. allora cosa li chiedete a fare i FONDI PUBBLICI ???
          quando non spendete manco 5 euro per una scatola di CONDOM ???
          e mia madre deve campare con 260 euro al mese di pensione ???
          ma in galera dovete andare !!!

          1. L’ho già spiegato, i soldi pubblici erano destinati ad un progetto con La Sapienza di Roma, non andavano certo a finanziare il “sesso estremo” come dicevano sui giornali. Cosa c’entra tua madre? E poi che cazzo vuoi da me? Prima di tutto non ho niente a che fare con l’associazione quindi non vedo perché dovrei andare in galera, inoltre i condom li compro eccome. Vedi di darti una calmata, zoticone.

          2. moderi il suo linguaggio !!! io non ho offeso nessuno ! lei usa uno sproloquio continuo !
            si vergogni e si dia una calmata lei !!!
            cafone ignorante !!!

          3. Ah, non hai offeso nessuno…mi hai erroneamente associato ad anddos (“cosa li *chiedete* a fare i soldi pubblici?” Chiedete? Che c’entro io?), mi hai accusato di non spendere manco i soldi per i preservativi, e mi hai detto che dovrei stare in galera senza motivo…e sarei io il cafone ignorante? Ok, lol.

  1. il problema è uno solo.
    la anddos dovrebbe esere un associazione senza scopo di lucro.
    tra tessere e entrate, ci si sono cosrtuiti le meglio ville di roma.
    gli escort ci sono sempre stati, mascherandosi da massaggiatori.
    tutto questo buonismo nei confronti della anddos è insopportabile.
    apparte un carro il giorno del pride, non ha mai svolto altre valide alternative culturali…..
    dee gay secondo voi è un programma radio culturale,
    lavoarare come uno zingaro per fare il carro, o gli stand nella settimana del pride?
    associazione ridicola, infondata e sopratutto a scopo di lucro.
    all’estero, non esistono tessere, sottoscrizioni, iscrizioni….
    si paga l’entrata e basta, ed il prezzo è uguale a quello italiano….
    tutti gli stranieri si lamentano di questa tessera quando varcano il confine dello stivale…

    1. è la legge che impone questo, se quei locali non tesserassero i clienti/soci e se non si legassero a un’associazione non potrebbero nemmeno esistere. Dato che diverrebbero locali pubblici a tutti gli effetti e il sesso nei locali pubblici è vietato. Purtroppo questa storia è conseguenza di leggi obsolete e di un parlamento di bigotti che non hanno mai affrontato questo argomento.
      Ma il problema è anche che questi poveracci di Anddos non sono in grado nemmeno di esprimersi e di far capire alla gente come vanno le cose…invece di buttare soldi per delle cazzate contattassero un esperto di marketing, un pr e una manciata di avvocati, perchè è evidente che sono un branco di incapaci malconsigliati. Se fossero stati intelligenti non si sarebbero cacciati in questa situazione, avrebbero potuto demolire le illazioni di Filippo Roma con due battute.

  2. Credo sia necessario che qualcuno spieghi sul sito la differenza tra locale pubblico e circolo privato e perché in Italia sia necessario associarsi per accedervi. È anche sulla confusione di questi due concetti che si basano alcune conclusioni errate (almeno finché le autorità preposte non stabiliscano il contrario).

  3. Ma questi sono degli idioti? Si dimettono uno dopo l’altro inducendo l’opinione pubblica a credere davvero che abbiano torto.
    Anche io adesso inizio a sospettare che abbiano qualcosa da nascondere… perchè considerando tutta la vicenda, sulla base delle notizie diffuse, chiunque, anche chi non ha competenze in campo legislativo e giudiziario, sarebbe stato in grado di demolire tutta questa presunta campagna diffamatoria, ma questi evidentemente sono proprio incapaci.

  4. È inutile giustificare e chiarire tanto la macchina del fango quando è partita non la ferma più nessuno. La gente non crede non si informa non verifica e neanche i giornalisti. La “notizia perfetta” è. Anche se è falsa poiché risponde agli stereotipi e alle paure dei lettori. Comunque complimenti a chi si è documentato e ha risposto nel forum.

  5. Il problema esiste e lo sanno tutti. Anddos non è un’associazione culturale, è un circuito commerciale e basta. Oggi si trovano in questa situazione perché a suo tempo uscirono da Arcigay. Fossero rimasti, il problema non esisterebbe. Anddos paga per i suoi errori e ha sbagliato a chiedere fondi pubblici, molto sbagliato. Lo sappiamo tutti come funzionano le cose e volendo essere cattivi si poteva affondare il coltello ancora più in fondo. Non si può dire che è colpa delle Iene se esiste una disfunzione evidente. Anddos torni a essere modesta e si occupi di saune e discoteche e non cerchi altro. Lasciamo perdere poi il comportamento degli altri attori di questa farsa. Chi si è dimesso ha fatto bene a farlo e che in futuro si assuma un comportamento un minimo più decoroso, almeno quello, non è chiedere tanto.

  6. Forse uno dei punti della questione è il fatto che si adduce sempre al fotto che Anddos abbia 200.000 iscritti. Ora, lo sappiamo tutti che questi “circoli privati” sono dei puri escamotage fiscali attuati al fine di evadere fiscalmente quello che una discoteca normale pagherebbe; per accedere a queste “discoteche devi tesserarti oltre a pagare il biglietto di ingresso ogni volta, ribadisco OGNI VOLTA; se sono socio di un circolo, mi tessero e nell’anno in corso entro ed esco quante volte mi pare (avete presente le vecchie ACLI o ARCI che siano). Quindi 200.000 tesserati che sono in realtà fuffa, evasione fiscale a mille e indipendentemente che i soldi pubblici chiesti siano o meno per progetti di sensibilizzazione, penso che un minimo di pudore nel richiedere fondi statali lo si debba avere. La massa di denaro che ci si accaparra con le sole tessere (soldi che restano ai circoli in piccola parte e vanno direttamente invece nelle casse di
    Anddos) dovrebbe essere più che sufficiente. Se quindi si vuole portare avanti il discorso di circoli privati, lo si faccia avendo l’accortezza di essere veramente tali, poi per il discorso sesso o altro essendo luoghi privati frequentati da persone capaci di intendere e volere c’è piena libertà… lo sfruttamento della prostituzione resta comunque un reato.

    1. Ma quale evasione fiscale, stiamo parlando di strutture che esistono anche da decenni, pensi che la finanza non faccia i controlli?
      L’escamotage riguarda un’altra questione: il sesso nei locali pubblici e la necessità di rispettare la legislazione italiana, la quale vieta che nei luoghi accessibili al pubblico si possa far sesso. Quindi questi locali per poter esercitare devono per forza diventare circoli privati, dato che ottenendo questo status non sono più classificabili come locali aperti al pubblico.
      E’ tutta una questione di leggi vecchie e obsolete…

  7. Come gia detto.
    accade solo nei circoli privati ITALIANI.
    all’estero? col cazzo…
    altro che associazioni pubbliche o private.
    perche non sono rimasti con arci gay?
    la ANNDOS ci lucra da 17 anni e mangiano sulle spalle della nostra liberta sessuale.
    feci umane.

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