“Mi piaccio e il corpo mi aiuta a raccontare qualcosa di me. Non penso che avere una sessualità sia peccato“. Da qualche anno la musica di Elodie va di pari passo con una narrazione che coinvolge anche la sua fisicità, e non è un caso che l’artista romana sia stata scelta come una delle protagoniste del prestigioso calendario Pirelli 2025. Allo stesso tempo, però, proprio da quando c’è stato quel cambio di passo è stata più volte attaccata anche con toni piuttosto duri (ricordiamo le esternazioni di Gino Paoli, solo per fare un esempio).
https://www.tiktok.com/@elodie_official/video/7375873426059300128
Intervistata da Repubblica la popstar tira dritto per la propria strada: “Sono stata accusata, mi accusano, mi accuseranno… Non mi preoccupa. Ci sono altri problemi, quelli veri”. Fattasi più volte portavoce di messaggi femministi e sempre pronta a far sentire la propria voce quando si tratta di battaglie civili, la cantante prosegue:
Essere donna è scabroso. Quindi c’è un controllo sul corpo, oggi più che mai. Mi accusano di sessualizzare e mi fa ridere: vorrei chiedere cosa significa. Il punto è proprio questo: più uno viene accusato per l’uso della propria libertà di espressione, più significa che conduce una lotta giusta.
Non manca un commento su Giorgia Meloni:
È evidente il problema dei diritti acquisiti, ma minacciati. Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? È un atteggiamento imperdonabile. Non si può toccare la libertà di scelta. Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre. Se poi vogliamo fare altro… Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità.
L’artista, che nel 2025 terrà per la prima volta concerti negli stadi italiani, spiega anche come mai – secondo lei – personaggi politici che ricorrono a toni di paura facciano presa sulla gente:
Vengo da un quartiere di Roma dove i guai sono talmente tanti che tutto ti spaventa, perché tutto è aggressione. Nasci che sei già aggredito, non c’è un sorriso fuori da casa. E quando le persone vedono personaggi pubblici gridare, comprensibilmente sono d’accordo con loro. Lo so perché poi è il mio linguaggio, lo conosco bene. È confusione. È paura: farti sentire, perché sei terrorizzato […] Allora se in tv vedi uno che parla il tuo linguaggio, pensi che questo suo chiudere tutto ti protegga. Ci credi, perché ti mancano gli strumenti. È facile sedurre chi non ha strumenti.
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