Grindr non riesce a garantire la sicurezza dei suoi utenti.
Dopo il sospetto che la app abbia venduto le informazioni degli utenti ad aziende e reso pubbliche foto e dati personali (anche sull’HIV), è stato scoperto un altro problema nell’app. Questa volta, si tratta della posizione degli iscritti. Sembrerebbe una cosa da poco: Grindr si basa sul posizionamento per trovare gli utenti più vicini.
Ma tra avere una posizione approssimativa di una persona e sapere esattamente dove si trova, c’è una grande differenza. Oltre a violare un dato sensibile. A rivelare questa scoperta è Queer Europe, che ha trovato in rete un applicazione che, collegandosi a Grindr, fornisce su una mappa tutte le posizioni, con un errore di qualche metro.
Applications designed to locate Grindr users are publicly available online, and give anyone access to a virtual map on which you can travel from city to city, and from country to country, while seeing the exact location of cruising men that share their distance online. pic.twitter.com/0IumD6laAE
— Queer Europe 🏳️🌈 (@QueerEurope) September 13, 2018
A rischio la sicurezza degli utenti di Grindr nei Paesi omofobi
Il software online riesce a ottenere la posizione grazie alla trilocazione, ovvero attraverso tre distanze virtuali, definite in base alla distanza dell’utente. Dall’intersezione delle tre indicazioni, si trova la posizione esatta della persona. In questo modo, si possono conoscere le posizioni di centinaia di utenti nel giro di pochi secondi. Il servizio di hosting GitHub ha deciso di oscurare la pagina, perché permetteva di trovare le persone gay anche in quei Paesi dove l’omosessualità è considerata un reato.
Ma non è finita qui. Oltre a trovare il luogo esatto, attraverso il programma era possibile selezionare la tipologia preferita, a seconda dei gusti si poteva quindi decidere di mostrare sulla mappa solo i passivi, gli attivi o se fossero HIV positivi o negativi e tutti i filtri disponibili anche sulla app. Insomma, facile come trovare un ristorante o una via in Google Maps.
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