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Ferrara, il sindaco leghista va al Pride e gli elettori di centrodestra gli scrivono: “l’omosessualità è un disordine della sfera sessuale”

Delirante lettera piena di odio nei confronti della comunità LGBT da parte di un gruppo di elettori di centrodestra di Ferrara. Colpa del sindaco leghista Alan Fabbri, che ha partecipato al Pride cittadino.

Ferrara, il sindaco leghista va al Pride e gli elettori di centrodestra gli scrivono: "l'omosessualità è un disordine della sfera sessuale" - Alan Fabbri - Gay.it
3 min. di lettura

40 anni, il leghista Alan Fabbri è diventato sindaco di Ferrara il mese scorso. Appena eletto, ha partecipato attivamente al Ripagrande Pride, andato in scena il 28 giugno. “Amministrare vuol dire ascoltare tutti“, aveva sottolineato due settimane fa al FattoQuotidiano. “Io conservo le mie idee, dal punto di vista della famiglia tradizionale, ma non è che se io la penso in un modo, gli altri non possano avere un’altra idea ed esprimerla. Il Ripagrande Pride è una festa che riguarda tutta la via e Ferrara. Di sicuro ci andrò. Da parte mia c’è l’assoluta disponibilità a interloquire con l’Arcigay. Mi hanno consegnato un documento che sto valutando e vedremo quelle che possono essere le convergenze”. “E’ opportuno da parte di tutti dare la possibilità ad ognuno di esprimersi e anche che, in una logica di pace sociale, su certi temi, al netto di come la si pensi, la democrazia imponga il fatto che ognuno è libero di esprimersi e io darò la possibilità a tutti di farlo, se ci fosse il popolo della famiglia che vuol fare un’iniziativa, farei lo stesso”.

Apriti cielo. “Un gruppo di elettori ferraresi del centro-destra”, così si firmano costoro, ha infatti scritto una lunga lettera al neo-eletto sindaco, il primo leghista dopo 70 anni di amministrazione di sinistra.

Egregio Sindaco Alan Fabbri, a Ferrara è nato un gruppo che è corretto definire etico.
È nato in conseguenza della Sua partecipazione, o come la ha definita Lei, “capatina”, alla “festa di quartiere” dell’orgoglio gay (pride), perché tanti ferraresi, che la hanno sostenuta, si sono sentiti traditi.
Sindaco Fabbri, Lei ha preso parte alla festa degli attivisti LGBT ORGOGLIOSI (pride), ed ha voluto farsi vedere con loro in fotografie (selfie).
Tuttavia, non ha tenuto lo stesso comportamento con i suoi elettori che Le hanno richiesto chiarimenti ed appuntamenti: ha preferito defilarsi, ignorando le loro istanze. Questo atteggiamento arrogante e assolutistico rischia di danneggiare tutto il centro-destra.

Vittimismo allo stato puro, sempre e comunque, pur di attaccare la comunità LGBT. Ma andiamo avanti, perché il “gruppo di elettori ferraresi del centro-destra” continua.

Ecco il punto: la tendenza omosessuale è disordine della sfera sessuale, che come tale nessuno condanna, purché sia ben chiara la positiva naturalità della sessualità nelle sue sostanziali differenze tra maschio e femmina. Discorso diverso è quello relativo agli attivisti LGTB, asserviti al PD, eterofobi e che hanno come scopo la distruzione della famiglia naturale.

L’unico disordine qui riscontrato, a voler essere teneri, è puramente intellettivo. Ma l’ormai celebre “gruppo di elettori ferraresi del centro-destra” di Ferrara ha proseguito, snocciolando i motivi che vedrebbero Fabbri colpevole.

Perciò giudichiamo estremamente discutibile che un sindaco eletto nel gruppo della Lega, abbia:
Prestato la propria immagine e presenza alla manifestazione dell’attivismo LGTB;
Avvalorato con naturalezza e spontaneità la percezione di “normalità e liceità” di un atteggiamento-omo-dis-sessuale:
Sostenuto tale ideologia e la sua diffusione, confermando la concessione di locali pubblici e finanziamenti pubblici,
Omesso di affermare pubblicamente che la ideologia gay e la ideologia gender (sottesa all’orgoglio gay e al “Documento Politico” della lobby LGTB, non rifiutato esplicitamente), non dovrà essere in alcun modo avvallata dalla amministrazione da Lei presieduta.

Deliri estremisti che sfociano in una richiesta di pura e semplice censura nei confronti dell’universo LGBT nella città di Ferrara.

Come liberi cittadini, suoi elettori, manifestiamo il nostro totale disappunto e la nostra sensazione di rifiuto di fronte alle Sue scelte, che tanto divergono da quelle di tutte le altre amministrazioni della Lega in Italia, dalle prese di posizione e dalle affermazioni del Ministro per la famiglia Fontana, e dal sentire di tanti elettori.
Anche a Ferrara all’ideologia LGTB andrebbero limitati i finanziamenti e le agevolazioni in ogni manifestazione e diffusione di idee, specialmente ora che Il vice primo ministro Salvini ed il Ministro Fontana hanno istituito una commissione speciale di inchiesta su tutto il territorio nazionale, e che lo stesso vice primo ministro Di Maio chiede chiarezza.
Lei ha il dovere di dimostrare ai suoi elettori, tra cui tanti delusi dalle Sue scelte rispetto ai Valori Non Negoziabili, il suo definitivo atteggiamento e le future scelte della sua amministrazione nei confronti di lobby LGTB, finanziamenti, servizi educativi e sociali a Ferrara.

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One thought on “Ferrara, il sindaco leghista va al Pride e gli elettori di centrodestra gli scrivono: “l’omosessualità è un disordine della sfera sessuale”

  1. ” ….è un disordine…” , la definizione del prete tedesco vestito di bianco con le scarpe rosse di Prada! Freud aveva ragione e lo ha detto negli anni ’30 che i peggiori nemici degli omosessuali sono quelli che reprimono la loro omosessualità.

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