Il sonno non è di casa tra le persone LGBT, almeno non quanto avviene per gli eterosessuali.
A individuare questa differenza nei disturbi del sonno uno studio statunitense del National Center for Health Statistics di Atlanta, che ha coinvolto 46.909 uomini e 56.080 donne nell’arco di tre anni.
In particolare gli uomini gay avrebbero maggiori difficoltà ad addormentarsi, utilizzerebbero più sonniferi e pillole per favorire il sonno e avrebbero quindi una più alta possibilità di svegliarsi stanchi rispetto ai maschi eterosessuali. Le donne lesbiche invece avrebbero più difficoltà a mantenere il sonno una volta appisolate.
Cosa sono dunque questi problemi nell’addormentarsi che colpiscono gay e lesbiche in modo maggiore rispetto alle persone eterosessuali come se fosse una maledizione da fiaba?
I ricercatori americana in realtà hanno proposto una correlazione piuttosto intuitiva: precedenti studi hanno rivelato infatti che le persone LGBT sono più inclini a fumare e soffrire di gravi stress psicologici ed è noto che entrambi non favoriscono il sonno. Secondo gli istituti medici un livello di riposo salutare va da sette a nove ore per gli adulti tra i 18 e i 64 anni, e da sette a otto ore per quelli oltre i 65 anni.
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Cavolate, può essere perchè la società americana è in moto perpetuo, ma io dormo e nessuna delle mie amiche ha questi problemi nemmeno i miei amici gay, anzi sono più le mie amiche e miei amici etero che soffrono di insonnia, so che non fanno statistica , ma perchè si fa sempre di una sola erba un fascio?