BOLOGNA – Tre giornate, dal 24 al 26 febbraio, per raccontare il contributo “gay” alla club culture. Un format complesso, che andrà a indagare la letteratura del notturno grazie alla presenza e alle testimonianze dei suoi protagonisti, articolandosi lungo 5 sezioni quotidiane (Workshop, Words, Sounds & Drinks, Visions e Clubbing) nelle quali sfileranno eccessi e curiosità, racconti e grandi personaggi. Questo è Homobeat, il festival prodotto dal gay lesbian center il Cassero di Bologna, per ricercare negli esordi della nightlife delle origini, il significato della cultura da club contemporanea. Un confronto a tutto campo che si avvarrà di testimoni autorevoli e di un approccio squisitamente multimediale.
Homobeat è una rassegna di incontri, workshop, discussioni, visioni, ascolti, tre giorni e tre notti dedicate al clubbing e, in particolare, alla declinazione del gayclubbing, al suo percorso storico e al suo presente. Ogni giornata sarà divisa in cinque momenti che alterneranno parole e musica.
– WORKSHOP: il workshop pomeridiano consiste in un tete-à-tete con persone coinvolte nell’ideazione e nella realizzazione di alcune delle realtà clubbing gay più interessanti in Italia come all’estero. Se è vero che spesso l’ideatore di una serata di successo rimane nell’ombra, la possibilità di un confronto diviene un momento estremamente fecondo per chi si cimenta o ha intenzione di cimentarsi nel labirintico mondo della notte.
– WORDS: scrittori, critici, showman, trendsetter, deejay sono stati invitati a dare il loro contributo alla riflessione su tematiche ogni giorno diverse. Dalla nascita della disco music al consumo di droghe, ogni giorno una coppia inedita si troverà faccia a faccia per discutere da punti di vista spesso divergenti le tematiche legate al gayclubbing.
– SOUNDS & DRINKS: l’aperitivo di Homobeat darà la possibilità di vedere all’opera nei panni del dj personaggi che nella loro vita selezionano musica solo nel proprio soggiorno. I prescelti sono tanto distanti tra loro che c’è da aspettarsi di tutto: in consolle Fabio Canino, il noto conduttore di Cronache Marziane, e gli scrittori Marco Mancassola, Ivan Cotroneo e Tim Lawrence.
– VISIONS: spazio dedicato alla proiezione di lungometraggi che documentano momenti salienti della scena clubbing di ieri e di oggi. Come lo scabroso “Party Monster” cha racconta dei folli anni 90 di New York e del suo club di culto, il Limelite, o come il film documentario sulla disco più folle degli anni 70, lo “Studio 54“. Ed infine una serata sarà dedicata alle produzioni Cassero: The Italian Miss Alternative, la presenza del Cassero all’ultima street rave parade con un ospite d’eccezione come Ellen Allien.
– CLUB: la parte notturna di HOMOBEAT è doverosamente lasciata alla vera protagonista di questo evento: la musica, con due ospiti internazionali e un deejay resident. Alla consolle personaggi come Khan e Snax, altrimenti conosciuti come Captain Comatose, Justus Koehncke, Fany e Chloè, Giorgio Valletta, Frankie Knuckles.
club, tendenze, sesso, droga
il contributo omosessuale alla scena dance
24-25-26 febbraio 2006
https://www.cassero.it/homobeat/
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