Timidi segnali di apertura sull’omosessualità arrivano dall’Africa.
Il presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo (in carica da gennaio), ha infatti dichiarato – interpellato da Al Jazeera – che la nazione è destinata a decriminalizzare l’omosessualità, anche se in questo momento il tema non è sull’agenda politica. Queste le sue parole: “Non credo che finora in Ghana sia emersa una coalizione abbastanza forte da cambiare l’opinione pubblica e imporre un nuovo paradigma nel nostro Paese, ma penso anche che sia qualcosa destinato ad accadere e saranno, come ovunque nel mondo, le attività dei gruppi o dei singoli individui a cambiare le cose”.
Il presidente è cresciuto in un’Inghilterra in cui l’omosessualità era ancora illegale: “Ho vissuto in quell’Inghilterra, quando tra i politici del tempo era un’assurdità anche solo pensare di cambiare le leggi. Con il tempo, però, una certa consapevolezza è aumentata e le cose sono venute di conseguenza”.
A oggi, 14 dicembre 2017, è illegale essere gay in Ghana e gli uomini gay possono essere reclusi fino a tre anni in carcere. I gruppi attivi per i diritti umani dicono che gli attacchi omofobi sono frequenti e spesso incoraggiati dagli stessi media e dai leader religiosi.
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