Il consiglio comunale di Grosseto si è riunito ieri sera per discutere, tra gli altri punti all’ordine del giorno, la mozione presentata dai consiglieri di Sel che prevedeva l’ istituzione di un registro comunale delle unioni civili. Il testo, però, è stato respinto con 14 voti contrari e solo 9 favorevoli. Le motivazioni della bocciatura sono state diverse e provenienti da più fronti politici, sia di destra che del PD.
«Rimaniamo delusi e amareggiati dall’atteggiamento di chiusura dimostrato dai consiglieri contrari alla mozione – dicono da Arcigay Grosseto -, e ancora più delusi dalla contrarietà ribadita da più esponenti della maggioranza di centrosinistra. Altro fattore deludente il fatto che le motivazioni del diniego sono state tra l’ altro poco chiare: il registro è stato giudicato inutile e poco efficace».
Il comune toscano è stato uno dei pochi della Regione a dire no all’ istituzione di un registro delle unioni civili. «Apprendendo la notizia sono rimasta esterefatta – ha commentato la coordinatrice regionale di Arcigay Toscana Daiana Leporatti – L’approvazione da parte di un consiglio comunale di una mozione simile equivale a manifestare la propria democraticità, rispetto per l’individuo ed un passo d’integrazione con le direttive europee in materia di diritti, cosa che molti comuni della Toscana hanno già dimostrato da tempo. Una prova di civiltà di cui, oggi, il comune di Grosseto si è privata perdendo comunque un occasione per dimostrarsi un istituzione vicina i propri cittadini».
L’appoggio del PD regionale alle istanze di gay e lesbiche toscani è da tempo oggetto di discussione negli ambienti lgbt della Regione, soprattutto dopo gli episodi sulla marina di Torre del Lago su cui è calato il silenzio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Su Facebook è nata anche una pagina dal titolo eloquente: "Enrico Rossi se sei dalla parte delle persone lgbt batti un colpo" nella quale si rimprovera a Rossi che durante la sua presidenza le Regione "si sta completamente dimenticando di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali e delle battaglie che ha condotto negli anni della Presidenza Martini su questi temi" ad eccezione di "Cristina Scaletti, l’assessore al turismo che ha lanciato il canale Toscana Gay Friendly".
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