Home / Cinema / ‘HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN’

‘HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN’

Il regista californiano Gregg Araki si confessa a Gay.it: “Il libro di Scott Heim mi ha fatto piangere”. E intanto prepara il suo prossimo film, l’horror ‘CrEEEEps!’

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 1 - Gay.it
4 min. di lettura

TORINO – È un bel momento per Gregg Araki. Il suo ‘Mysterious Skin‘ è adorato dagli addetti ai lavori (il grande critico e dizionarista del ‘Sun-Times’ di Chicago Roger Ebert l’ha definito “il più straziante e commovente film sull’abuso infantile che io abbia mai visto”) e anche in Italia sta riscuotendo un discreto successo e continua a permanere nelle sale (quasi un mese, un record per questa stagione). Intanto lui ha iniziato la preproduzione del suo prossimo film, ‘CrEEEEps!‘, un horror sui generis ambientato in una Malibu invasa da curiosi alieni arrivati dallo spazio (nel cast lo stunt-actor ventenne Jamie Isaac Conde).

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 2 - Gay.it

Minuto e cordiale, ha l’aria del ragazzino creativamente vulcanico e sembra incredibile che abbia quarantacinque anni. Gay.it l’ha intervistato.
Che cosa le è piaciuto in particolare del libro ‘Mysterious Skin‘ di Scott Heim per convincerla a farne un film?
È un’opera vera, commovente, onesta. La storia di ‘Mysterious Skin‘ mi ha molto emozionato. Ho pianto a dirotto quando l’ho letta. Ha qualcosa di puro. Mi sarebbe piaciuto scrivere un libro così, se ne avessi scritto uno avrei messo nero su bianco partendo dallo stesso principio: riportare qualcosa di sincero, di diretto.

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 3 - Gay.it

Quali modifiche ha apportato rispetto al libro?
Innanzitutto volevo che la storia fosse raccontata dal loro punto di vista. È la loro vicenda e dovevo garantire che emergessero le emozioni che provavano. Le differenze sono tante, è inevitabile, ma ho cercato di rispettare lo spirito del romanzo. Mi sono reso conto che dovevo essere molto cauto nel riplasmare questa storia.
Come è riuscito a infondere tanta tenerezza e dolcezza in un impianto narrativo così crudo e scabro?

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 4 - Gay.it

Desideravo infondere un senso di speranza, di trascendenza e di magia. Dopotutto quanto i due ragazzi si rincontrano scatta una sorta di purificazione.
Il tema della pedofilia è un argomento scottante e difficile da trattare al cinema, soprattutto se affiancato alla tematica gay…
Il problema è che viviamo in un mondo non sicuro, c’è un senso di vulnerabilità molto forte. C’è sempre il rischio di una cattiva interpretazione. Spesso, poi, le mie pellicole sono mal interpretate ma come artista non mi voglio porre il problema e penso solo a creare il mio film.

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 5 - Gay.it

Ha avuto problemi nel girare le scene di seduzione con i ragazzini di 8 anni (Chase Ellison e George Webster, n.d.R.)?
No, i genitori hanno letto la sceneggiatura e hanno dato il loro assenso. Il clima sul set era molto disteso.
E come è stato dirigere la candidata all’Oscar Elisabeth Shue?
Fantastico. Ha contribuito a rilassare l’atmosfera. Elisabeth adorava i ragazzi e si è subito creato un clima molto amichevole.
Nei suoi film spesso l’omosessualità dei personaggi ha un significato di eversione che viene smussato dai toni tendenti all’horror o alla screwball comedy. Qui invece il realismo della vicenda la rende più intensa…

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 6 - Gay.it

Sì, qui è in gioco maggiormente l’emotività. Non è semplicemente ‘il ragazzo ama l’allenatore’ o viceversa, è una questione più profonda. Il personaggio di Neil è molto traumatizzato, va compreso in maniera più sottile. Ha a che fare anche con il senso di responsabilità, soprattutto per la differenza di età tra i protagonisti.
Il fatto che lei sia un regista gay dichiarato le ha causato dei condizionamenti a Hollywood?
Non mi pongo il problema. Sono un filmmaker , desidero fare film e riesco a fare i miei film.
Si è ritenuto soddisfatto una volta finito il film?
Sì, e mi sono reso conto che non è un film scioccante. Ho capito che sarebbe stato un film che anche mia mamma avrebbe potuto tranquillamente vedere.
C’è qualche regista italiano di riferimento per lei?

'HO PIANTO PER MYSTERIOUS SKIN' - Gregg Araki 7 - Gay.it

Indubbiamente Pasolini. Lo adoro. Ma anche tutto il neorealismo italiano.
La versione italiana ha subito qualche censura?
No, la distribuzione italiana (Metacinema, n.d.R.) ha garantito l’integrità del film… E poi perché dovreste preoccuparvi, dopotutto siete il paese di Pasolini!
Che però è morto trent’anni fa! E le ricordo che in Italia ‘The Doom Generation’ passa in tv con circa 50 minuti di tagli…
Sì ma non temete, ‘Mysterious Skin’ è doppiato ma intonso.
Clicca qui per discutere di questo argomento nel forum Cinema.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !