Con 45 voti favorevoli, 3 astensioni e nessuno voto contrario, l’Islanda ha introdotto nuove norme per le persone transessuali. Si parla però di una vittoria a metà, perché l’iniziale proposta di legge prevedeva anche delle protezioni per i bambini e adulti intersex. Il capitolo che riguardava il tema, però, è stato eliminato prima dell’approvazione definitiva. Nonostante questo, è una giornata importante per la politica islandese e per la sua comunità LGBT.
Attraverso questa nuova legge, le persone trans non dovranno più sottoporsi a un accurato e invasivo processo da parte di un tema di medici prima di poter modificare il proprio nome all’anagrafe. Inoltre, potranno accedere all’assistenza sanitaria senza problemi, avendo così la possibilità di fare le visite di controllo senza troppi ostacoli. Infine, è stato inserito il genere X: chi vorrà potrà modificare il proprio sesso nei registri ufficiali.
Nonostante il passo in avanti per l’Islanda, è una vittoria di Pirro
Pur riconoscendo il grande passo in avanti nel campo dei diritti realizzato dall’Islanda, agli attivisti è rimasto un po’ l’amaro in bocca. Ma non è tutto perduto. La legge certo non riconosce alcuna protezione per le persone intersessuali. E in particolare il divieto per i medici di intervenire chirurgicamente, ma impegna la politica ad approvare una legge a riguardo. Difatti, il testo prevede la nascita di un comitato, che entro 12 mesi, dovrà elaborare una legge per le persone intersessuali, che sarà poi presentata al Parlamento.
Al momento, con questo nuovo testo, l’Islanda ha nel suo codice una delle leggi più progressiste riguardo le persone transessuali e intersessuali (per quest’ultima categoria, almeno entro un anno).
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