Il nuovo, ennesimo governo Benjamin Netanyahu non ha ancora preso forma ma in Israele è già bufera per i diritti LGBTQI+. L’accordo stretto tra Likud e il Partito Sionista Religioso prevederebbe la modifica della legge che vieta agli esercizi commerciali di rifiutare i propri servizi a clienti su base religiosa, con la parlamentare Orit Strock che è addirittura andata oltre, ipotizzando l’obiezione di coscienza dei medici nei confronti dei pazienti LGBTQI+, a condizione che possano essere seguiti da un altro dottore.
La 62enne Strock, che sarebbe in corsa per un ministero, ne ha discusso in un’intervista radiofonica.
“Le leggi contro la discriminazione sono giuste quando creano una società giusta, equa, aperta e inclusiva, ma c’è una certa devianza in cui la fede religiosa viene calpestata e vogliamo risolvere il problema”.
Travolta dalle polemiche politico, Strock ha in seguito fatto retromarcia, precisando che si riferiva a determinate procedure mediche che potrebberp essere considerate discutibili dal punto di vista religioso, e non alle persone LGBTQ+. Persino Isaac Herzog, Presidente di Israele, si è detto “molto preoccupato. “Una situazione in cui i cittadini israeliani si sentano minacciati a causa della loro identità o fede mina i valori democratici e morali fondamentali dello Stato di Israele”, ha tuonato Herzog. “Le dichiarazioni razziste sentite nei giorni scorsi contro la comunità Lgbtq e in generale contro diversi settori e comunità mi preoccupano e mi turbano molto”. Il capo dello Stato di Israele ha una funzione puramente rappresentativa, poiché l’esercizio del potere esecutivo è integralmente delegato al primo ministro.
Lo stesso Netanyahu ha preso le distanze da Strock: “Le parole della parlamentare sono inaccettabili per me e per i miei colleghi del Likud. Il Likud garantirà che non ci saranno danni alle persone Lgbtq o a qualsiasi cittadino israeliano.”
Strock, via social, ha poi ribadito di essere stata fraintesa. “Nessuno intende discriminare le persone LGBT a causa della loro stessa identità o identificazione. Né nelle cure mediche, né in nessun altro servizio. Le persone LGBT sono esseri umani e meritano rispetto e amore proprio come tutti gli altri.”
Da tempo si parla con timore della svolta verso l’estrema destra del nuovo governo Netanyahu. All’interno della maggioranza si trova anche Avi Maoz, leader del partito di estrema destra Noam, che avrebbe compilato delle liste di figure di sinistra ed LGBTQI+ di Israele per scopi mai del tutto specificati. Tel Aviv, come dimenticarlo, è considerata una delle principali capitali gay a livello planetario.
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