67enne divo hollywoodiano, Jeff Goldblum ha preso parte nel corso della propria carriera a film memorabili. Da Nashville a I protagonisti, passando per Il grande freddo, Tutto in una notte, La mosca, Jurassic Park e Independence Day.
Una carriera lunga e soddisfacente, per Goldblum, che ha raccontato a Times Magazine il dramma vissuto dal fratello maggiore Lee, scomparso di recente, omosessuale e in giovane età costretto dal padre a seguire una terapia di conversione.
Senza rendersene conto, mio padre Harold è stato spesso davvero crudele con Lee.
A detta di Jeff suo papà aveva un “tradizionale senso maschile” che trovava difficile conciliare con l’avere un figlio gay. Quando Harold scoprì che suo figlio era omosessuale, lo tenne segreto al resto della famiglia e lo mandò in “terapia”.
Non disse niente a tutti noi. Lo mandò da un terapista per “ripararlo”. Mantenne tutto segreto.
Inevitabili e devastanti le conseguenze per il povero Lee, che nel corso della sua vita ha sofferto di “disturbi fisici, sovrappeso, abuso di farmaci”. Il fratello maggiore di Goldblum trovò difficoltà persino nell’intraprendere una carriera, studiando alla facoltà di medicina prima di arruolarsi nell’esercito e successivamente diventare un tassista. Negli ultimi 20 anni della sua vita Lee era tornato a vivere con i genitori.
Goldblum, come dimenticarlo, ha recitato come guest star in due episodi della serie TV Glee interpretando Hiram Berry, uno dei padri gay della protagonista Rachel Berry. La scorsa estate l’attore è stato avvistato al Southern Decadence di New Orleans, festa di strada LGBT + nota anche come “Gay Mardi Gras”.
Fonte: GayTimes
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