Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha riconosciuto nella giornata di lunedì il Pride Month, il mese dei Pride, dell’orgoglio: un mese per ricordare le prove che la comunità LGBTQ ha dovuto sopportare ed un momento per gioire delle vittorie ottenute grazie al lavoro di ogni singolo individuo.
Così ha detto il presidente durante il suo discorso: “Mentre sono orgoglioso dei progressi che la mia amministrazione ha fatto nel promuovere le protezioni per la comunità LGBTQ+, non mi fermerò finché la piena uguaglianza per gli americani LGBTQ+ non sarà finalmente raggiunta e codificata in legge. Ecco perché continuo a chiedere al Congresso di approvare l’Equality Act, che garantirà la protezione dei diritti civili per le persone e le famiglie LGBTQ+ in tutto il nostro Paese”
Il presidente Joe Biden ha poi aggiunto: “La nostra nazione continua anche ad affrontare tragici livelli di violenza contro le persone transgender, in particolare le donne transgender di colore… Porre fine alla violenza e alla discriminazione contro la comunità LGBTQ+ richiede la nostra continua attenzione e diligenza. In qualità di Presidente, mi impegno a difendere i diritti di tutti gli individui LGBTQ+”.
Ha concluso il discorso dicendo: “Durante il mese dell’orgoglio LGBTQ+, riconosciamo la resilienza e la determinazione delle molte persone che stanno lottando per vivere liberamente e autenticamente. In tal modo, stanno aprendo cuori e menti e gettando le basi per un’America più giusta ed equa. Questo mese dell’orgoglio affermiamo il nostro obbligo di sostenere la dignità di tutte le persone e di dedicarci alla protezione dei più vulnerabili tra noi”.
L’amministrazione Biden è stata descritta come quella più pro-LGBTQ della storia. Nel suo primo giorno in carica, Biden ha firmato un ordine esecutivo che ordina alle agenzie federali di proteggere le persone LGBTQ secondo tutte le leggi federali che vietano la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, il genere e l’identità di genere.
Ricordiamo, inoltre, che il segretario ai trasporti Pete Buttigieg è diventato la prima persona apertamente LGBTQ a servire nel gabinetto e la viceministra alla salute Rachel Levine è diventata la prima persona apertamente transgender confermata dal Senato.
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