Oggi 35enne e a lungo bambina simbolo del nazionalismo bianco, R Derek Black ha fatto coming out come donna transgender nel suo libro di memorie, “The Klansman’s Son: My Journey from White Nationalism to Antiracism“. Black è figlia di Don Black, mago imperiale del Klu Klux Klan. Secondo quanto riportato dal DailyMail, che ha avuto modo di mettere mano all’autobiografia, R. Derek ha fatto i conti con la propria identità di genere solo nel 2010, frequentando il New College progressista di Sarasota, in Florida, allontanandosi anche dal movimento suprematista bianco.
“La cultura [del New College] e le persone che ho lì conosciuto mi hanno aiutato ad accettare il fatto che rientrassi sotto l’ombrello trans”, ha scritto Black nel libro, che uscirà il 14 maggio.
Secondo il libro di memorie, Black ha sperimentato la disforia di genere sin da quando era una bambina, ma non aveva idea di cosa significasse. Nel 1999, a 10 anni appena, apparve al “The Jenny Jones Show”, seminando razzismo ad ampio raggio. Black comparve in tv con un taglio di capelli lunghi e fluenti, cosa che già all’epoca la portò ad essere spesso scambiata per una bambina.
“Mi piaceva la confusione di genere, tranne che nei bagni pubblici, dove gli uomini adulti si prendevano sempre la briga di complimentarsi con il mio aspetto prima di dirmi che ero nella stanza sbagliata”. “Dopo l’inizio della pubertà ho tenuto i capelli lunghi, ma ho potuto usare i bagni in tutta tranquillità e mi sono sentita sollevata nel non ricevere più commenti inappropriati.”
Durante il college Black iniziò a frequentare una donna ebrea e a partecipare alle cene di Shabbat nel dormitorio di un amico, nonostante la sua famiglia fosse composta “dagli attivisti antisemiti più famosi del paese”. Black cominciò a vivere una doppia vita per il primo semestre al New College, mantenendo segreta la propria identità di genere alla famiglia e la propria storia di nazionalista bianco ai compagni di scuola. Gli amici del college di Black scoprirono il suo segreto ostracizzandola immediatamente.
Il punto di rottura è arrivato dopo aver intrapreso lunghe e stimolanti conversazioni con la propria attuale moglie, la psicologa clinica Allison Gornick. La coppia si è sposata nel 2020, usando il lockdown come scusa per non invitare la famiglia Black, con la quale i rapporti sono ormai logori.
“Allison è entrata nella mia vita in un momento in cui mi sentivo meno degna di fiducia o di essere amata. Sapevo già allora che la mia lealtà verso la comunità che mi aveva cresciuto mi aveva portato a tradire tutte le persone che avevano scelto di starmi vicino”. “È impossibile per me immaginare la storia della mia vita senza di lei. Mi ha mostrato che potevo amare altre persone pienamente e senza paura, e le ho mostrato quanto è vasto il mondo e che potremmo sperimentarlo tutto insieme“.
Oggi come oggi Black lavora come “sostenitrice dell’antirazzismo” nonché dei diritti delle persone trans, “sotto attacco feroce in Florida”. “Non riesco a immaginare quanto sarebbe stato orribile crescere nell’attuale ambiente politico da bambina che, fino alla pubertà, era abbastanza contenta di essere spesso percepita come una ragazza, e che poi nascondeva quella parte di sè stessa“.
Il padre di Black, Grande Mago del Ku Klux Klan nonché membro del Partito nazista americano negli anni ’70, è stato condannato nel 1981 per aver tentato un rovesciamento armato del governo nell’isola di Dominica in violazione del Neutrality Act degli Stati Uniti. Ad oggi gestisce ancora Stormfront, sito che si concentra sulla propagazione del nazionalismo bianco, del nazismo, del negazionismo, dell’antisemitismo e dell’islamofobia, nonché dell’antifemminismo, dell’omofobia e della transfobia.
Fonte: NYPost
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