"In quale lettera dell’acronimo lgbt mi riconsco? Nella b". Così risponde Lady Gaga in una lunga intervista alla rivista gay statunitense The Advocate. Appena rientrata dopo una notte con i fan un un negozio Best But, Lady Germanotta si racconta a Jeremy Kinser che ha intitolato la sua intervista "Ritratto di una Lady".
Un’occasione per rispondere alle polemiche e alle insinuazioni. "Il mio amore per i fan gay è solo puro, autentico amore per loro che mi sostengono fin dall’inizio – spiega la pop star – e io mi sento collegata alla loro battaglia come se le appartenessi".
"Dire che userei la comunità gay per vendere dischi – aggiunge – è probabilmente una delle cose più ridicole che qualcuno possa dire su di me. La prima cosa a cui penso ogni giorno della mia vita, oltre che ai miei fan, all’amore per la musica e alla salute della mia famiglia, è la giustizia sociale e l’uguaglianza".
Recentissima e acclamatissima testimonial dell’Europride di Roma, Lady Gaga punta con particolare determinazione a chiarire la sua posizione rispetto al suo impegno a favore dei diritti delle persone lgbt, tant’è che il giornalista che la intervista scrive che dentro di lei "batte un cuore da attivista".
E dopo aver raccontato dell’incontro con un fan gay proprio nel punto vendita Best Buy e della testimonianza di quel ragazzo, Lady Gaga racconta: "Poi ci siamo abbracciati e abbiamo pianto. Chiunque sostenga che non sono sincera non ha interesse a vincere questa battaglia. Quello è stato un momento meraviglioso che abbiamo condiviso e ricordo di aver pensato chenon c’è alcuna vendita di album, nessun numero 1 che possa competere con un momento come quello. E’ questo il punto. Il punto è se riesco a scrivere una canzone che possa cambiare la vita di una persona".
A proposito, poi, della sua somiglianza con Madonna, sia dal punto di vista musicale che stilistico, Mother Monster dice: "Barbra Streisand, Cher, Madonna e Blondie sono mie sorelle. Mi sento così legata a Madonna in tanti modi, e mi sento legata a Barbra, e mi sento legata a Cher e Blondie e a tutte le donne che sono venute prima di me". "Le ho adorate per tutta la vita – conclude -, e non sarei dove sono oggi senza che ci fossero state loro ad ispirarmi. Mi sento così grata del fatto di avere donne così forti da guardare".
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