Lorenzo Fontana, ex ministro della Famiglia prima e per gli Affari Europei poi, qualche giorno aveva svelato la presenza di molti ministri omosessuali nel nuovo governo Conte.
La componente gay è ben rappresentata in questo governo, adesso non conosco le storie di ognuno ma presumo ce ne siano diversi.
Queste sue parole – alle quali si aggiungono anche molte altre dichiarazioni fatte durante l’intervista con Klaus Davi nel corso della trasmissione su YouTube KlausCondicio I – sono state oggetto di critica da molti esponenti della nuova maggioranza. Ma non solo. Ieri, ad esempio, è stato anche un suo ex compagno di partito e concittadino a riprenderlo, mostrando un’inattesa apertura verso la comunità LGBT+, verso le famiglie arcobaleno (quelle che per Fontana non esistevano) e lanciando critiche non solo all’ex ministro ma anche al partito della Lega. Si tratta naturalmente di Flavio Tosi. Nella giornata di ieri 10 settembre, l’ex sindaco di Verona ha voluto rispondere a Fontana.
Flavio Tosi all’attacco contro Fontana
Espulso dalla Lega (al tempo Nord) nel 2015, Flavio Tosi ha comunque mantenuto una posizione politica orientata verso la destra, ma molto lontana dalla visione che la Lega rappresenta oggi. Su Twitter, il veronese ha scritto:
L’ex Ministro leghista #Fontana ha detto che “questo governo è pieno di gay”. Mi piacerebbe che le critiche al #governo appena nato fossero politiche (e lo spazio c’è ed è ampio) e non legate ai gusti sessuali dei Ministri. Credo che sarebbe più intelligente e più giusto.
Flavio Tosi ha spiegato ai giornali locali che anche che agli elettori di quella fazione non interessa la lotta alla comunità LGBT e alle famiglie arcobaleno. Ricordiamo che si era anche opposto al Congresso delle Famiglie, dove aveva ufficializzato il suo secco NO a discriminazione e omofobia. E sempre ieri è sempre lui a criticare l’idea di sovranismo della Lega, che non ha fatto altro che isolare il partito (e l’Italia dall’Europa).
Tosi, per altro, si è sempre dimostrato un leghista “diverso”, seppur convinto dell’iniziale mission del partito. Lo ha dimostrato nel corso degli anni, da sindaco di Verona, quando ha riconosciuto alcune coppie LGBT+ prima dell’approvazione della legge sulle unioni civili, aprendo il registro nel 2015. Naturalmente, la storia di Tosi come sindaco e Eurodeputato non . tutta rosa e fiori, me negli ultimi 4 anni sembra aver ritrovata la “retta via”, dimostrandosi più aperto, mentalmente parlando.
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