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Luke Fetherston: “A tutti noi attori gay è stato detto di nasconderci. Ma perché non dovrei dire che sono gay?”

“Finché non dovremo più tacerlo, allora sì, credo che sia importante che degli attori gay siano scelti per interpretare personaggi gay”.

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Luke Fetherston

 

Attore britannico che ha iniziato la sua carriera nel West End di Londra, Luke Fetherston interpreta attualmente Joel Foxworth nella miniserie di A&E “Flowers in the Attic: The Origins“. Precedentemente l’abbiamo visto negli abiti di Harlan Friend in “Pandora” della CW, mentre in passato Luke ha lavorato come modello, spesso al fianco di Kate Moss.

Dichiaratamente omosessuale nella vita reale, Fetherston interpreta un personaggio gay anche sul piccolo schermo, spedito in una clinica ‘riparativa’ per guarire. Un aspetto tutt’altro che secondario per il bel Luke, che ha sottolineato come sia stato a lungo costretto a tacere pubblicamente la propria omosessualità perché un eventuale coming out avrebbe potuto minare la propria carriera.

“Mi sono portato dietro quel peso per molto tempo. E non mi rendevo conto quanto le persone abbiano dovuto affrontare e ciò che le persone stanno ancora oggi subendo”, ha precisato ad Attitude. “Ho fatto tutte le ricerche che potevo. E volevo dare a quel momento della serie tutto il peso che credo meritasse“. Fetherston ha rivendicato l’omosessualità del proprio personaggio e l’importanza che attori dichiaratamente gay possano interpretare personaggi gay, ridando così fiato all’ormai infinita diatriba hollywoodiana.

“Sono sicuro che alla maggior parte di noi è stato detto di nascondere la propria omosessualità. Non riesco ad immaginare di incontrare un attore gay a cui non sia stato detto”. “Quindi, finché non dovremo più farlo, allora sì, credo che sia importante che degli attori gay siano scelti per interpretare personaggi gay. È l’opzione più autentica. Quindi, sicuramente, questa è l’opzione migliore”.

Fetherston ha infine denunciato quanto capitatogli ad un recente casting, quando qualcuno gli ha suggerito di smettere di essere così “apertamente gay” in pubblico, perché la sua carriera avrebbe potuto risentirne.

“Quella persona è cresciuta in un’altra epoca. Ora le sue opinioni sono leggermente arcaiche”. “Se mi sono mai preoccupato? Sì, mi sono preoccupato, se fare coming out o meno. Non è qualcosa da gridare in strada, d’altronde cosa importa? Ma interpreto un personaggio gay. E io sono un uomo gay. Perché non dovrei dirlo?”.

Flowers in the Attic: The Origin va in onda su Lifetime.

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