Assolto per ‘non aver commesso il fatto’, Marco Carta è tornato in tv a Live – Non è la D’Urso, a un anno dal suo coming out catodico, per affrontare il ‘caso’ delle t-shirt rubate alla Rinascente di Milano.
Mesi difficili per l’ex trionfatore al Festival di Sanremo, deriso sui social e da quasi tutti già considerato colpevole, riuscito ad uscirne indenne grazie anche alla vicinanza di ‘Uffi’, ovvero Sirio, il suo fidanzato di cui si sa poco o nulla, che ha voluto sorprendere Carta con una lettera pregna d’affetto.
Una delle tue artiste preferite dice in un suo brano, ‘nel blu dei giorni tuoi più fragili io ci sarò’, e per noi così è stato. Ho capito quanto bisogno avevi di me sin da subito quel giorno, e mi sono messo in marcia più di prima. Non abbiamo vissuto un periodo semplice, ma spero di essere stato all’altezza delle tue necessità. Spero di avere alleggerito i tuoi dolori, di averti sorretto come desideravi e protetto come meritavi. In un lampo però tutto è cambiato con il peggiorare della malattia di papà, e sei riuscito ad accantonare le tue preoccupazioni. Perché ero io a quel punto di avere bisogno di te, e tu ci sei stato. Per questo voglio dirti quanto sono felice. Abbiamo superato ostacoli importanti, a volte anche cadendo, ma senza mollare mai. Grazie amore, ti amo, il tuo Uffi.
“Lui è un amore“, ha commentato Marco una volta tornati in studio, con le lacrime agli occhi. “C’è stato anche il problema della morte del padre di Sirio, in questi mesi, e io ho concentrato tutte le mie forze su di lui, nonostante ci fosse questo problema”. “Dedico questa sentenza a Sirio, a tutta la mia famiglia e agli amici veri“.
Marco Carta si emoziona per le parole del suo amato Sirio, sì, proprio lui che odia piangere #noneladurso pic.twitter.com/T41uAWB4sQ
— Live – Non è la d’Urso (@LiveNoneladUrso) November 4, 2019
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