Marocco, suicidi e violenze dopo l’outing della influencer: la situazione sta precipitando

Sono stati confermati i primi suicidi, a seguito degli outing di massa.

marocco outing in marocco
2 min. di lettura

Sono sconvolgenti le notizie che arrivano dal Marocco, dopo l’invito di un’influencer a creare falsi profili su Planet Romeo, Grindr e Hornet, farsi poi inviare foto di nudo e del viso degli utenti per fare poi outing nei loro confronti. Alla violazione della privacy per la diffusione di foto private e intime, si aggiunge il disagio che nasce dall’aver diffuso notizie sull’orientamento sessuale di una persona senza il suo consenso (il significato appunto di outing).

Ora, arrivano le prime testimonianze dei problemi che giovani ragazzi marocchini hanno dovuto sopportare in famiglia e da parte degli amici, ignari della loro omosessualità. L’influencer Naoufal Moussa, una donna trans che vive in Tunisia e che ha un account Instagram seguito da 600.000 persone (in particolare donne), dice che di non essere dispiaciuta di quello che ha fatto. Tramite LGBTQ Nation, l’attivista Adam Eli ha tradotto quanto riportato dalla ragazza:

Queste app ti mostreranno le persone che ti sono vicine. Cento metri, 200 metri, anche solo un metro, proprio accanto a te in salotto. Dato che tutti sono insieme a casa, potrebbe mostrarti tuo marito nella tua camera da letto, potrebbe mostrarti tuo figlio che potrebbe essere in bagno.

Da Business Insider invece si scoprono anche i primi suicidi.

Cacciati di casa, umiliati e morti: il disagio dell’outing

Un ragazzo marocchino ha raccontato che una volta scoperto l’outing, ha subito eliminato tutte le sue foto dal profilo di Grindr, prima che venissero prese e pubblicate su pagine Facebook realizzate proprio per questo. Chi non ha avuto questa fortuna, è stato cacciato di casa, o ha perso il lavoro.

Un ragazzo, racconta il giornalista marocchino Hicham Tahir su Twitter, era tornato a casa in Marocco dalla Francia, a causa del Coronavirus. Solo lì ha scoperto che la famiglia aveva scoperto la sua omosessualità, a causa dell’outing di alcuni follower di Moussa. Per la reazione dei genitori e degli amici, si è tolto la vita. Storia simile quella di un altro ragazzo, ma a sapere che fosse gay era stata la zia. Ha dovuto nascondersi, scappare dalla sua casa e dai suoi parenti.

L’intervento di Planet Romeo e Grindr

Planet Romeo è intervenuto subito sulla questione tramite il CEO Jens Schmidt:

Siamo rimasti scioccati quando siamo stati contattati dal gruppo LGBT in Marocco. Abbiamo preso provvedimenti immediati inviando un messaggio di sicurezza a tutti i nostri 41.000 utenti in Marocco, abbiamo bloccato tutti i profili creati dal momento in cui questa persona si è rivolta ai suoi utenti e contattato Facebook per portare la pagina del gruppo offline. 

La piattaforma social più famosa sta invece verificando tutte le pagine create, per oscurarle. Inoltre, l’account di Moussa era già stato oscurato, ma ne crea in continuazione di nuovi, invitando i follower a continuare la sua campagna di outing.

Non si sa per quale motivo la donna faccia tutto questo. Nei suoi video, ha spiegato che il Marocco è un paese islamico, e non dovrebbe mai accettare l’omosessualità. Da quanto si apprende dal fotografo marocchino Hamza Makhchoune, però, sembra che la stessa Naoufal Moussa sia stata cacciata di casa dalla famiglia, perché transgender. Pare inoltre che il suo canale che tratta di cosmetica sia seguito da un pubblico in gran parte omofobo, ma non si capisce perché voglia rovinare le vite delle persone LGBT.

Romeo, così come le altre applicazioni, in Marocco non sono solamente un modo per organizzare incontri. E’ soprattutto uno dei pochi strumenti per conoscere persone, per collegarsi e farsi amici della comunità LGBT.

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rosario_ferrara 24.4.20 - 3:03

ROMEO E GRINDR FANNO SEMPLICEMENTE SCHIFO... vengo bannato da romeo perche pubblicizzavo come promiscui quelli che mi bloccavano se non mandavo foto... mi viene detto da amsterdam che non si puo parlare male degli altri users, ed io dico a romeo che se una cosa corrisponde al vero e mi riguarda, io sono liberissimo di pubblicarla... il banno rimane... vengo bannato due volte da grindr perche rifiuto di diventare cliente di un escort vicino di casa mio... lui mi segnala per sbloccarsi un quadratino e per rappresaglia dei mancati guadagni... lui fa l' escort ed io vengo bannato... almeno avessero la decenza di verificare le segnalazioni... no! ora nella piena anarchia internautica senza verifiche questi pensano di mandare un avviso ad un utente che magari da ore sta in obitorio... sono stronzi! mi denuncino, se vogliono, ma che sono stronzi lo dico, lo scrivo, e posso documentarlo... ovviamente la redazione di "gay.it" sta ospitando il mio commento, ma la libero da responsabilita civili e penali su quanto scrivo io... resta il fatto di una dei "nostri" talmente stronza pure lei, da mandare al macello decine di suoi connazionali... e che pero nessun tribunale arresta o condanna... che si sia "venduta" per continuare a vivere, nel piacere e nel lusso?

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