Il Movimento Identità Trans ha ieri eletto il nuovo Consiglio Direttivo chiamato a guidare ed orientare l’attività del Movimento per il prossimo mandato.
Ad assumere la guida politica del MIT, per la prima volta nella sua storia, un rifugiato politico, Mazen Masoud, che oltre a presiedere il MIT curerà anche la delega alle migrazioni, cui accompagnerà – come primo uomo trans-intersex a guida del Movimento – l’ulteriore delega alle politiche intersex.
La vicepresidenza, affidata a Nicole De Leo, vede invece andare incontro ad una continuità storica con il bagaglio ultratrentennale maturato da una delle più antiche associazioni LGBTQIA+ del Paese. In tali termini di continuità l’Assemblea ha infatti confermato la tesoriere Maria Grazia Di Fraia alla guida ed alla riforma del Consultorio. Anna R. D’Amaro, eletta Segretaria, continuerà a curare le deleghe agli istituti di pena e al sex work, al fine di dare seguito alle progettualità già intraprese, rafforzando ed approfondendo, al contempo, lo sviluppo programmatico di tali aree di competenza. Roberta Parigiani ha infine assunto la delega agli affari legali e lo sportello legale.
L’obiettivo principale della nuova squadra sarà quello di tradurre i servizi, il portato esperienziale e l’elaborazione politica del MIT nell’ambito del difficile contesto storico che si delineerà nei prossimi mesi ed anni. Cariche sociali, quelle elette ieri, chiamate a garantire il ruolo del MIT come solido presidio Transfemminista ed Intersezionale, in risposta all’ormai esplicita violenza proveniente dal sistema patriarcale etero-cis-normato, di stampo capitalista e dichiaratamente razzista.
Rifugiato politico e attivista transfemminista libico che vive in Italia dal 2016, il neo presidente Mazen Masoud ha in passato lavorato come anestesista, per poi diventare operatore sociale alla pari e mediatore interculturale. Il Movimento Identità Trans difende e sostiene i diritti delle persone transessuali e transgender dal lontano 1979.
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