Mentre lo spoglio elettorale prosegue al rilento, con Joe Biden davanti a Donald Trump di 12.000 voti, il Nevada è ufficialmente diventato il primo Stato d’America a proteggere costituzionalmente il matrimonio egualitario.
La decisione è stata presa dopo che due terzi degli elettori hanno votato a favore della rimozione di una disposizione esistente nella Costituzione del Nevada, che rimarcava come “solo il matrimonio tra un uomo e una donna potesse essere riconosciuto e reso effettivo nello Stato“. Via la postilla, tutt’altro che secondaria, le nozze gay sono così state blindate.
Il matrimonio egualitario è diventato legale in tutti gli Stati Uniti nel 2015, dopo che la Corte Suprema si era pronunciata a favore. Passati 5 anni, e con l’aggiunta di 3 giudici conservatori nominati da Donald Trump in 4 anni, il futuro delle nozze gay si è fatto più fosco. Dopo la nomina dell’ultracattolica Amy Coney Barrett, acerrima nemica del matrimonio egualitario, in tanti temono che la Corte possa nuovamente pronunciarsi, cancellando quanto deciso nel 2015. Sarebbe una giravolta clamorosa, anche perché il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ormai entrato nel quotidiano di milioni di americani, ma il timore esiste.
Questo cambiamento costituzionale avvenuto in Nevada proteggerà automaticamente tutti i suoi cittadini da un ipotetico stravolgimento della legge federale, mantenendo legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La direttrice della campagna per i diritti umani del Nevada, Briana Escamilla, ha espresso tutto il proprio entusiasmo: “Questa schiacciante maggioranza dovrebbe ricordare che l’uguaglianza LGBTQ non è solo la cosa giusta da fare, è esattamente ciò che vogliono i Nevadani“.
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La bella notizia dei due terzi dei votanti in Nevada che hanno approvato questo referendum , significa che il matrimonio per tutti , statuito dalla Corte Suprema , in appena cinque anni , è stato accettato ed approvato dalla Società.