“Le unioni civili si faranno. Punto”. Così Matteo Renzi, intervistato oggi dal Corriere della Sera risponde sul tema che segnerà l’apertura dei lavori del Senato e che ha riacceso il dibattito politico negli ultimo giorni. “Anche qui – prosegue Renzi -: usciamo da vent’anno di scontri ideologici. Anche qui: ci sono i numeri pe runa forzatura, ma spero di trovare un punto di sintesi ampio”. “Il richiamo alla famiglia tuttavia – aggiunge riferendosi alle dichiarazioni del cardinale Bagnasco – non è in contraddizione con le unioni civili ed è un richiamo molto corretto, secondo me”. “nella legge di stabilità – conclude – va inserito un piano famiglia, dagli asili nido fino agli interventi per i bambini poveri e le famiglie numerose”.
Intanto ieri si è consumato un momento di tensione tra le associazioni lgbt e la relatrice del testo sulle unioni civili Monica Cirinnà. “In tutti questi mesi ho fatto modifiche solo concordate anche con tavolo Ass Lgbt e segreteria Pd. E così procederemo fino al testo finale”, aveva twittato la senatrice dem ieri mattina. Il riferimento sembrava alle annunciate modifiche alla legge, ancora da fare. Le associazioni hanno subito preso le distanze. Per prima l’associazione di avvocati per i diritti lgbt Rete Lenford, ce ha risposto al tweet: “@MonicaCirinna niente strumentalizzazioni, il tavolo Ass LGBT non ha concordato nulla”.
@MonicaCirinna niente strumentalizzazioni, il tavolo Ass LGBT non ha concordato nulla
— Rete Lenford (@ReteLenford) 29 Agosto 2015
A questo erano seguite le precisazioni di Arcigay che, sull’ipotesi di passi indietro rispetto al testo attuale , ha cinguettato:
@matteorenzi @meb i nostri PIENI diritti vengono prima dei vostri equilibri di governo e del consenso elettorale #chenesaràdelCirinnà
— Arcigay (@Arcigay) 29 Agosto 2015
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Sempre su Twitter anche la presidente di Famiglie Arcobaleno Giusepppina La Delfa aveva preccisato che “le associazioni non hanno mai concordato nulla col Pd sulle unioni civili” per poi sottilineare che “Monica non è una bugiarda ed ha la mia stima. Ha usato una parola sbagliata”.
Infine, al coro sollevatosi dopo il tweet della senatrice, si erano aggiunti anche il presidente del Circolo Mario Mieli di Roma, Andrea Maccarrone (“@MonicaCirinna Le associazioni lgbt sostengono piena #uguaglianza con #matrimonioegualitario e no mercato al ribasso su ddl #unionicivili”) e il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso he dal suo profilo Facebook ha precisato: “Non si dica però, che era già tutto concordato con le associazioni Lgbt perché è una bugia. Ognuno svolge il suo ruolo, x le associazioni l’unica legge è il matrimonio egualitario, alla politica tocca il compito di fornire soluzioni”.
In seata, è giunto il chiarimento della senatrice, sempre via Twitter.
@senzasinistra @pasqualevidetta commissione giustizia dal 2/9 ad oggi nessun nuovo emend. Ripeto prima di modifiche tavolo con Ass Lgbt
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 29 Agosto 2015
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