Nicholas Yatromanolakis entra nella storia come il primo componente apertamente LGBTQ di un governo in Grecia come Vice-ministro alla Cultura.
Anche se, già nell’agosto 2020, in quanto segretario per con delega all’Arte Contemporanea, era divenuto di fatto un membro dell’esecutivo sia pur con un ruolo minore.
44 anni, Nicholas, diviene ViceMinistro nel rimpasto voluto dal governo di centro-destra guidato da Kyriakos Mitsotakis, leader di Nea Demokratia (Nuova Democrazia), partito di centro destra che gode della maggioranza assoluta nel parlamento ellenico dopo le elezioni di agosto 2020 che hanno visto la sconfitta di Syriza di Alexis Tsipras.
Yatromanolakis, nonostante sia stato tra i fondatori del partito di centro sinistra “Potami”, ora scomparso, viene coinvolto in un governo conservatore e di centro destra che tra le sue fila ha anche esponenti non certo “friendly”.
Ma chi è l’avvenente neoministro?
Nato il 17 Marzo 1975 ad Atene, Yatromanolakis ha studiato scienze politiche dapprima in patria, presso l’università Panteion, e poi ad Harvard, negli USA, per il master.
Attivista LGBT dagli anni dell’Università, si è impegnato anche nell’inclusione dei più deboli e della salute mentale e fisica nell’infanzia.
Per quanto se ne sa è single, e nel suo profilo instagram si definisce papà di un cane e di un gatto: il suo amore per gli animali è evidente anche nella nostra gallery
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Ah, tra l'altro i partiti che formano l'attuale governo sono gli stessi che anni fa si opponevano ferocemente all'approvazione delle unioni civili in Grecia. Cosa ci fa questo tizio in un governo del genere lo sa solo lui e chi lo fa messo lì per compiere l'ennesima operazione di Rainbow Washing.
Non una parola sulla storia politica di quest'uomo che è passato da un partito di area liberale/socialdemocratica di cui era cofondatore ad essere ministro di un governo ultraconservatore che calpesta sistematicamente i diritti umani dei migranti e criminalizza le ONG, vuole privatizzare la sanità pubblica nel pieno della pandemia (una sanità per altro già al collasso a causa della folle austerity imposta pochi anni fa dalla Troika), favorisce in ogni modo la trivellazione per l'estrazione del petrolio da parte dei big dei combustibili fossili e ha un ministro dell'interno ultranazionalista, legato al Front Nationale di Marine Le Pen e accusato di antisemitismo. Nulla di tutto ciò, solo un immotivato entusiasmo per un uomo gay, oggettivamente bello e affascinante, ma che fa il politico e quindi dovrebbe essere giudicato per le sue azioni politiche, non semplicemente oggetto di una photo gallery ,manco fosse un attore o un modello.
Da noi addirittura due Primi Ministri gay si sono dati la staffetta : Mariano Rumor ed Emilio Colombo . Ma non si deve dire che erano gay ed erano della DC !
dimentichi proprio il migiore, Spadolini.