#IcoloridellAmore
Amare è una cosa splendida. L’amore può e deve prendere tutte le forme che gli si vuol dare, con il solo limite di rispettare chi si ama. Io per esempio amo il mio compagno, ma vorrei poterlo amare anche se io fossi uomo o se lui fosse donna. Tra i miei amici, tra chi lavora con me, tra i miei fan, ci sono persone di qualunque orientamento sessuale: omosessuali, bisessuali, eterosessuali, uomini e donne che sono in transizione o che l’hanno già conclusa. Vorrei che tutti loro potessero amare ed essere amati da chi vogliono a cuor leggero, e che potessero vivere la propria sessualità apertamente e con serenità. Io mi diverto a scherzare sulla voce di un uomo o di una donna (che poi non sapete quante volte avranno detto a me che canto come un uomo…), ma su altre cose scherzo di meno. L’omofobia per esempio va presa sul serio, perché è una deviazione del pensiero che nasce dall’ignoranza e porta solo sofferenza. E indipendentemente da quale sia la nostra identità o il nostro orientamento sessuale, dovremmo combattere il brutto male che è l’omofobia, e impegnarci tutti perché non esistano più giudizi o disparità verso chi DEVE avere il diritto di amare chi vuole ed essere quello che è. Vi auguro una primavera piena d’amore, siamo tutti #fioridacciaio, abbiamo lo stesso cuore, ma fortunatamente mille forme e colori diversi.
Noemi, cantante e giudice di The Voice of Italy, questo pomeriggio ha lanciato sui social il messaggio che avete appena letto: un appello a sostegno dell’amore, ogni forma di amore.
Le parole oggi usate dall’artista contro le discriminazioni in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere seguono quelle usate qualche settimana fa per sostenere il suo allievo Dany Petrarulo, il primo concorrente transgender di The Voice of Italy: “La voce non ha sesso, il brivido è lo stesso – twittò Noemi – La musica non ha pregiudizi o etichette”.
Brava, Noemi.
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Ma che ipocrita! Sente cantare un ragazzo chiaramente gay e poi arriva uno con la voce da macho e dice ... Finalmente uno con la voce da maschio! Quasi a ridicolizzare quello di prima! ... Ma stronza che non sei altro!