Non si placano le polemiche – e le manifestazioni di solidarietà – nei confronti della coppia gay napoletana vittima di omofobia e rifiutata dal titolare di una casa-vacanza in Calabria.
La piattaforma Booking.com, su cui era presente l’annuncio della struttura, ha cancellato la stessa tra quelle del suo elenco. Un alert, in bella vista sul sito, avvisa che “la casa-vacanza Ciufo non è più prenotabile sul nostro sito, ma abbiamo trovato ottime alternative per te a Santa Maria!”.
La stessa azienda, dopo aver risposto al commento ad un post di un ragazzo che chiedeva una presa di posizione ancora più netta e dopo la diffusione di una petizione lanciata per chiedere maggiore tutela per la comunità LGBT, ha diffuso un comunicato stampa.
“La struttura Casa Vacanza Ciufo è stata immediatamente rimossa dal portale, subito dopo aver ricevuto la segnalazione dell’episodio e Booking.com si è attivato subito per supportare i suoi clienti. Booking.com non tollera alcun tipo di discriminazione e, da sempre, fa della diversità un valore fondamentale”.
https://www.gay.it/primo-piano/news/petizione-omofobia-calabria
Io personalmente, come tante persone con bambini, delle quali comprendo le necessità, credo proprio che sceglierò questa struttura per una delle mie vacanze, in quanto mi sento garantito dall'eventualità di conoscenze deteriori o esperienze moralmente poco edificanti.
Ah che bello! Almeno non ti incontriamo! Potresti fare la stessa cosa con questo sito, mica che tutto questo parlare di sodomia ti dia alla testa...
La pressione economica è importante. Ma l'altro pilastro dovrebbe essere lo Stato di diritto e in Italia è assente. Se questa persona avesse scritto "no a ebrei" o "no a neri" ci sarebbe stato subito un giudice pronto a inquisirlo