“Sono Luca Iselli, ho 50 anni, faccio l’assicuratore e mio figlio è omosessuale“: a parlare un genitore che ha ritrovato la gioia di avere un rapporto sincero col proprio figlio.
La storia, raccontata da La Stampa, è una delle tante che arriva dal convegno tenutosi oggi dal titolo “Sapere, saper fare, saper essere. Genitori, insegnanti ed educatori di fronte all’adolescente inatteso“, organizzato dall’associazione Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT).
Filippo ha soli 20 anni, studia Filosofia ed è gay: ha avuto il coraggio di fare coming out giovanissimo e consiglia di non avere paura, “fare coming out è un atto d’amore verso se stessi“. La reazione iniziale del padre non è stata serena: “Ho avuto un po’ di problemi con me stesso, perché mi sono dovuto confrontare con un’omofobia latente che è emersa di fronte all’omosessualità di mio figlio“, spiega. “Pensavo che Filippo avesse qualcosa di sbagliato, che la sua vita sarebbe stata tutta in salita e che non avrebbe potuto vivere l’amore“, conclude Luca.
L’atteggiamento iniziale del padre di Filippo è frequente: “Sui genitori pesano anche la paura dell’ignoto e l’improvvisa consapevolezza che non si può controllare la vita dei propri figli, il tutto influenzato dagli stereotipi che la nostra cultura ha ancora nei confronti dell’omosessualità. Ma è proprio da questi stereotipi che si può partire per fare un percorso insieme“, spiega Enrico Maria Ragaglia, psicologo che collabora spesso con Agedo. “Bisogna sempre prevenire: parlando di omosessualità non solo combattiamo lo stigma e aiutiamo le famiglie che vivono questa esperienza, ma preveniamo anche il bullismo, che spesso è legato proprio a questioni di genere“.
Il consiglio di Luca ai genitori che si trovano ad affrontare la sua stessa situazione? “Non mettete la testa sotto al tappeto, affrontate l’omosessualità dei vostri figli con loro. L’amore che provate per loro è più importante del loro orientamento sessuale e vi aprirà la mente“.
Fonte: La Stampa
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Benissimo bravo dieci e lode per non aver insultato o peggio odiato e abbandonato il figlio che lui stesso ha messo al mondo? Molti genitori non sono così non vi aspettate sempre un flim a lieto fine. Nel caso bisogna tagliare di netto e viversi subito la propria vita. Se passate i vostri anni migliori con gente che non vi accetta magari recitando una parte ve ne pentirete amaramente.