Aggrediti perché gay, mentre erano seduti su una panchina di Villa Giulia, a Palermo: è successo ieri sera, a una coppia di ragazzini di 15 e 16 anni, pestati da un gruppo di ventenni, che si sono avvicinati e hanno iniziato a colpirli al volto. I due minorenni sono finiti in ospedale.
“Io e il mio ragazzo eravamo seduti tranquillamente su una panchina e questi ragazzi, quasi tutti ventenni, dal nulla si sono avvicinati aggredendoci prima verbalmente, inveendo contro di noi solo perché gay – dice uno dei due minorenni, ancora sotto shock – Noi li abbiamo ignorati, pensando che la finissero e ci lasciassero in pace. Ma loro hanno continuato a dire frasi omofobe contro di noi e si sono avvicinati di più. Mi hanno sferrato un pugno in bocca, un pugno in faccia e un colpo di casco in testa, mentre al mio ragazzo un pugno in faccia. Abbiamo chiamato la polizia e consegnato il numero di targa del mezzo di uno loro, e subito dopo ci hanno trasferito al Buccheri La Ferla. La visita fortunatamente è andata bene, danni neurologici per mia fortuna non ne ho riportati ma sono molto provato. Infatti mi hanno dovuto dare delle gocce per tranquillizzarmi perché avevo tachicardia e la pressione alta. Ognuno ha diritto alla vita e nessuno può permettersi di calpestare nessuno“.
La ricostruzione dell’episodio fornita dai giovani è attualmente al vaglio degli investigatori. Della vicenda si è subito interessata Alessandra Barone, Miss Trans 2015, che ha subito dato supporto ai due ragazzi. “Adesso basta – dice Alessandra Barone – è ora che le istituzioni e le forze dell ordine facciano qualcosa , non è possibile che ancora oggi nel 2018 si debba avere paura pure ad uscire fuori casa con la paura se si ritorna o meno vivi a casa”.
Fonte: Repubblica.it
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
La violenza è una cosa terribile. Discende, purtroppo, dal crollo dei valori, sempre più evidente nella nostra società. Manca un’educazione ai valori Manca un’educazione che possa restituirci alla nostra umanità. Se ci fosse una ripresa di tutto questo, sin dal primo momento, sin da quando si è bambini, non conosceremmo tutta la violenza e l’ anormalità che sempre più ci circonda. Non vi sarebbero due ragazzi maschi che, tra loro, si baciano su una panchina e non vi sarebbero altri ragazzi, un pugno di disgraziati, che, inorriditi da tale visione, invece di aiutarli con le parole, provando a fargli riacquisire la consapevolezza di un modello sano di vita, hanno pensato bene di aggredirli nell’unico modo che conoscono, quello della violenza. Dobbiamo riappropriarci della civiltà delle parole e fermare la barbarie. Silvia