A poche ore dal giuramento del nuovo consiglio dei ministri, preso atto dei nomi scelti da Berlusconi per ciascun dicastero, non resta che cercare di instaurare un dialogo con i nuovi membrei del governo. E potrebbe essere questa compagine di centrodestra, e in particolare le ministre più giovani, Giorgia Meloni e Mara Carfagna, ad aiutare gli omosessuali promuovendo leggi a loro favore. E’ la neodeputata del Pd, Paola Concia, a chiedere al nuovo governo di cogliere quest’occasione, lanciando la sfida a Mara Carfagna e Giorgia Meloni di "farmi sentire finalmente cittadina europea. Nel resto d’Europa nei paesi governati dal centro destra i cittadini omosessuali non si sentono minacciati e molto spesso quegli stessi governi hanno approvato leggi in loro favore".
Al nuovo ministro per le Pari opportunità, Concia ricorda "che i diritti degli omosessuali non sono né di sinistra né di destra, sono diritti umani che vanno promossi e tutelati da chiunque governi un paese". Mentre l’invito a Giorgia Meloni è quello di "scrollarsi di dosso quella patina di donna di una destra conservatrice e reazionaria: è nata nel 1977, ha la stoffa e la grinta per farcela. Per conto mio incalzerò entrambe, le mie battaglie sono per un paese migliore e tutti abbiamo la responsabilità di renderlo tale".
A farsi sentire dalla neo ministra Carfagna, ci pensano anche alcune associazioni di donne. "Non ho elementi per giudicare il nuovo ministro delle Pari opportunità dice Valeria Ajovalasit, presidente nazionale di Arci Donna -. Ma le auguro un ottimo lavoro e spero che ci creda veramente, e si circondi di uno staff che abbia competenza di politiche di genere, capacità che non si inventano". Chi ha orecchie per intendere, intenda. "Dal nuovo ministro ci aspettiamo in particolare- sottolinea Ajovalasit-, che si passi dalla fase in cui si sono messe in campo serie ipotesi di proposte, ddl che vanno dalla lotta alla violenza alle coppie di fatto, a quella di portare a casa alcune cose che renderebbero più civile il nostro paese". Per esempio, spiega la presidente di Arci Donna, "la modifica della legge contro la violenza sessuale, l’introduzione delle norme antidiscriminatorie all’interno di questa obbrobriosa legge elettorale".
Anche sul fronte del diritto, aggiunge Ajovalasit, "una delle cose che auspicherei è un intervento culturale forte e massiccio nella scuola, con l’introduzione dell’educazione sentimentale. E’ un insegnamento mai avvenuto, a fronte di relazioni tra ragazzi e ragazze non del tutto sane".
"Quella dei diritti della donna è una strada difficile. Speriamo che con il ministro Carfagna questa possa essere intrapresa e rilanciata" dichiara, invece, Maria Gabriella Moscatelli, presidente di Telefono Rosa, che lancia due richieste precise: "Carfagna dovrà riguardare la legge sullo stalking ( e sull’omofobia, ndr), perché c’é un buco enorme in questo senso nel nostro ordinamento giudiziario, e poi quella sulla violenza sessuale".
Moscatelli si rivolge, infine, anche al nuovo ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, affinché con il ministro Carfagna "faccia sì che inizi un percorso, sin dalla scuola elementare, di educazione alla differenza di genere, al rispetto e alle norme del vivere civile".
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.