Il 12 maggio Povia sarà a Padova per un concerto di beneficienza. Più precisamente, l’evento si terrà presso il Teatro dei Padri Rogazionisti del quartiere Arcella, noto quartiere della città patavina. Ad andare contro Povia sono state due associazioni del quartiere, Arcellatown e Arcellaground. La prima, tramite la sua pagina Facebook, ha scritto
Gentilissimo Giuseppe Povia, vogliamo solo farti sapere che tu, all’Arcella, non sei il benvenuto.
#QuandoIPiccioniFannoOh
ricevendo però molti commenti negativi da parte degli utenti, i quali non hanno gradito il fatto che la pagina prendesse una posizione non condivisa da tutti i residenti, ma forse poco informati sulla sua posizione riguardo l’omosessualità. Nonostante questo, anche Arcellaground ha deciso di condividere la scelta della prima, pubblicando un post:
Ci accodiamo volentieri al giudizio già espresso da Arcellatown: per quanto ci riguarda, Giuseppe Povia, non è il benvenuto all’Arcella.
Non ci parlate di anticostituzionalismo, radical chicchismo o boiate varie: noi non stiamo impedendo a nessuno di suonare, stiamo esprimendo un giudizio sulle qualità morali del “cantante” che, tra le tante oscenità, è riuscito a partorire quanto segue:
“Adesso ho capito – ha scritto Povia – Che per caso fate tutti parte dell’Arcigay? Ma se siete nati così non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate. Però se vi serve una mano ditelo eh, posso darvi qualche supposta di Eterox“.
Infine, anche la pagina del Padova Pride è intervenuta, dicendo la sua sulla presenza di Povia a Padova:
Ci uniamo ad Arcellatown e ad ArcellaGround nel dire no a #Povia e ai suoi piccioni omofobi. Sembrerà paradossale ma una società accogliente non può accogliere l’intolleranza, nemmeno se messa in musica.
Il Pride è da sempre una manifestazione ma anche una festa, in cui la musica e il divertimento abbattono i muri e avvicinano le persone, ed è questo che vogliamo per Padova.
Il no delle associazioni per l’omofobia di Povia
Il rifiuto delle associazioni alla presenza di Povia è motivato dall’ormai celebre omofobia del cantante, conosciuta nel 2009 con la sua canzone, Luca Era Gay. Nonostante la contrarietà degli utenti che non hanno gradito, i membri delle due associazioni hanno specificato che non vanno contro il cantante in quanto tale, ma proprio per le sue posizioni negative nei riguardi della comunità LGBT.
Sembra però che questa volta Povia si limiterà solamente a cantare, e non terrà dibattiti sul gender, su adozioni gay (Per me che due gay o due lesbiche possano adottare un figlio non è affatto giusto. Il bambino chi chiamerà papà? – Repubblica, 09/02/2012 ) o su coppie dello stesso sesso o in generale di omosessualità (gay non si nasce, ma lo si diventa in base a chi si frequenta – Repubblica, 09/02/2012).
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.