Un altro meraviglioso sabato arcobaleno, quello vissuto in Italia.
30.000 persone hanno invaso Cagliari, per uno straordinario Sardegna Pride da record, circa 10.000 persone hanno travolto Bologna e altre 5000 hanno riempito le strade di Alba. Da record, perché mai tanto partecipato, il Pride isolano, con il Sindaco Massimo Zedda in prima fila a trainare la festante e colorata folla: “Estendere i diritti non ha mai fatto male a nessuno, anzi estenderli ha garantito migliori condizioni di vita a interi popoli, oltre che a interi Paesi. Quindi si manifesta perchè ci siano diritti per tutti”.
Posticipato a luglio, anche il Bologna Pride partito dai Giardini Margherita ha visto migliaia di persone in piazza, e in tante con quella maglietta rossa simbolo di accoglienza e umanità nei confronti di quei migranti lasciati in mare dal governo Lega/5 Stelle. Tra i partecipanti anche Cathy La Torre, avvocatessa nonché attivista LGBT nell’ultimo mese più volte minacciata di morte sui social: «Sono molto orgogliosa che questo pride sia stato dedicato ai diritti, alla libertà e all’uguaglianza di tutti. Oggi c’è un attacco a chi lotta per la solidarietà e per l’accoglienza, intesa anche come accoglienza di chi è portatore di una diversità. Il messaggio del pride di Bologna è sostanzialmente questo, dobbiamo lottare tutti insieme». Presente anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e l’assessore comunale alla Cultura, Matteo Lepore.
Terzo pride piemontese dopo Novara e Torino, infine, ad Alba, arrivata alla sua terza e colorata partecipazione. Ma la meravigliosa Onda Pride 2018 non si ferma qui, perché dopo il milione di persone sceso in strada nelle ultime sette settimane, sabato prossimo si proseguirà con i Pride di Napoli e Ostia.
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