È già polemica sul Pride della Campania a Pompei. Il primo cittadino del comune vesuviano: “Mai autorizzato. È una forzatura”.
C’è ancora un ostacolo sulla strada del prossimo Pride della Campania annunciato ieri dalle organizzazioni LGBT regionali. Dalle colonne del Mattino Pietro Amitrano, sindaco di Pompei, città scelta per la manifestazione, lamenta il mancato rispetto delle procedure e dei rapporti con il comune: “Mi hanno messo di fronte al fatto compiuto”.
Il corteo dell’orgoglio LGBT campano è stato convocato per il 30 giugno, nell’ambito dell’Onda Pride 2018. Arcigay Napoli sottolinea che la manifestazione “sfilerà per la prima volta in una città, seppure altamente simbolica e di grande interesse internazionale, non capoluogo di provincia”.
L’annuncio ha suscitato a stretto giro la replica stizzita del sindaco di Pompei: “Non ho mai ricevuto alcuna richiesta per autorizzare una manifestazione pubblica – ha puntualizzato Pietro Amitrano – Alcuni mesi fa incontrai informalmente l’ing. Antonello Sannino (presidente di Arcigay Napoli), che mi accennò l’idea di portare a Pompei il Pride regionale 2018. Ci dicemmo che ne avremmo riparlato. Poi, la forzatura improvvisa. Cinque giorni fa, al Comune arriva una mail con la quale si richiede un urgente incontro per presentare il progetto Pompei Pride 2018. Neanche il tempo di leggerla e viene dato l’annuncio, con tanto di data e tutto il resto”.
“Non voglio entrare nel merito della vicenda – ha concluso il primo cittadino – ma trovo quanto meno scorretto dover apprendere dal web che ‘il 30 giugno si terrà il Pompei Pride 2018’. Non è così che si procede. Per rispetto di questa amministrazione, ma anche di tutto coloro che invece si attengono alle procedure”.