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“Quando mia madre tenne la mano di un uomo che stava morendo di AIDS in un ospedale di Londra, nessuno avrebbe potuto immaginare che solo un quarto di secolo più tardi le cure avrebbero permesso alle persone sieropositive di vivere a lungo e in salute“. Il rischio ora, dice Harry, è quello di accontentarsi.
Il principe è impegnato da 7 anni, insieme al principe Seeiso di Lesotho, con Sentebale, un’associazione che assiste i giovani ragazzi affetti da HIV nello stato dell’Africa del Sud e in Botswana. “I bambini vivono con l’HIV e problemi medici, emotivi e sociali tutti insieme. È comune per un ragazzino o una ragazzina di 12 anni essere forzato/a a lavorare per procurarsi i soldi per i propri fratelli, magari perché i propri genitori sono morti di AIDS“.
Elton John, presente anch’egli alla conferenza, ha affermato: “Io non riesco a relazionarmi ai teenagers nel modo in cui fa Harry, sono di un’altra generazione. Spero che continui a seguire con determinazione l’obiettivo di rendere il mondo un posto migliore, come faceva sua madre“.
“Nell’aiutare le persone giovani a combattere l’HIV, non metteremo solo fine a questa epidemia: cambieremo la direzione della storia per una generazione intera“, ha concluso Harry.
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