Un ragazzo di 19 anni è alle prese con il coming out, e ha chiesto l’aiuto della community di gay.it. Nutre dubbi, e la domanda è sempre la stessa: come fare coming out? Come dirlo ai propri genitori? Quali sono le parole da usare e i termini da evitare? E loro, come reagiranno?
Salve a tutti,
sono nuovo di questo sito ma sento che mi troverò bene qui.Vi spiego subito la mia situazione: sono un ragazzo di 18 anni, quasi 19, di una città tutto sommato bella e abbastanza sviluppata e aperta. Tuttavia nutro dei dubbi per quanto riguarda il manifestarsi della mia omosessualità che, nonostante oramai abbia imparato ad accettarla, non sono in grado di “mostrarla” (passatemi il termine) ai miei amici più vicini e sopratutto alla mia famiglia. E’ recente di qualche giorno il mio “coming out” con un mio amico che mi porto dalla seconda elementare. Appena gli ho confessato tutto, mi ha accettato immediatamente e, anzi, credo di essere stato troppo “melodrammatico” con la mia confessione che però ritenevo ormai necessaria.
Il mio problema è invece, come credo per la maggior parte di questi casi, dirlo ai proprio genitori. Come fare coming out con loro? Non che creda che mi rinneghino o chissà altro (non sono chiusi e, anzi, hanno sempre mostrato anche una certa simpatia per un amico di mia sorella del liceo dichiaratamente gay), ma nonostante questo non trovo il momento o il modo adatto per farlo (pur sapendo che il momento perfetto non esiste).
Qualche consiglio su cosa fare e come comportarsi?
La città, la famiglia, gli amici. Questo ragazzo gay si sta ponendo le tipiche domande che ognuno di noi si è fatto prima di dichiararsi. Ma ha già sperimentato grazie al suo amico di una vita che chi gli vuole bene gli sarà accanto, etero o omosessuale che sia.
E voi, che siete usciti dall’armadio da un pezzo, che consigli avete per questo ragazzo?
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