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ROMA. «Nulla è più sensuale di un uomo presente a se stesso. Ed è bello poter cogliere in fotografia l’attimo in cui questa presenza emerge».
Ferruccio Nobile (in foto) è un fotografo particolare: dopo quattordici anni di spettacoli come costumista teatrale e undici mostre personali di disegni su carta e olii, quattro anni fa ha compiuto un viaggio in Australia che si è inciso nella sua vita. Lì ha potuto ammirare la bellezza dei Maori, splendidi guerrieri che portano sul corpo misteriosi disegni. Un’immagine persistente, che, una volta tornato in Italia, lo ha portato a sperimentare una serie di fotografie innovative, in cui la sensualità del corpo maschile viene esaltata dal dipinto che lui stesso effettua.
Nascono così, dalla potenza evocativa di segni grafici dal sapore tribale tracciati su corpi nudi, le immagini impressionanti di Ferruccio Nobile, che, anche grazie alla sua attività nel mondo dello spettacolo, ha potuto realizzare scatti particolarissimi che ritraggono alcuni dei più importanti attori e ballerini del nostro paese. «All’inizio ho cominciato con qualche amico famoso – racconta – poi ho dipinto e fotografato anche altri attori».
Così ha potuto ritrarre Alessandro Gassman e Valerio Mastrandrea, Massimo Wertmuller e Pino Quartullo, Claudio Santamaria e Duccio Camerini, o il coreografo Andrea La Roche; ma anche Simona Cavallari, Cinzia Leone, Paola Cortellesi, Benedicta Boccoli, Eleonora D’Urso e persino Marina La Rosa.
Ma la ricerca di Nobile non riguarda la notorietà del soggetto fotografato: «Per me un corpo vale l’altro. Certo, con i personaggi famosi di cui non sono amico ci può essere una maggiore cautela. Mi trovo meglio a dipingere corpi che ho già dipinto, che già conosco. In generale, sono sempre stato attento a mantenermi ad un livello di professionalità onesto e concreto in cui quello che faccio non venga sminuito da associazioni facili (ed io che lavoro col corpo nudo corro rischi seri) o da fraintendimenti estetici».
Ferruccio non parla volentieri del suo lavoro: «ricerco la bellezza nell’immagine – dice – e se quella necessitasse di parole esplicative sarebbe già un fallimento dell’immagine stessa». Tuttavia rende bene l’idea quando ricorre a un paragone culinario: «Spesso mi sento un cuoco che prepara, cerca di cuocere al punto desiderato, cerca di condire al punto desiderato e cerca di servire decorosamente (ma non solo per impressionare) ad esempio un pollo. Un pollo senza spezie è un alimento, le spezie senza il pollo non servono a niente, un pollo con le spezie che dico io è il mio pollo e lo preparo per far godere il palato di chi è cosciente di cosa è la fame, cosa è un pollo, cosa sono le spezie e quale è stato il mio intervento amoroso nell’associarli».
Le immagini di Ferruccio Nobile ritraggono perfettamente le motivazioni che lo spingono all’atto creativo. Sono immagini sincere, concrete e forti, ma anche profumate di “spezie”, da cui non emerge solo la bellezza del corpo ritratto. Anzi: «a volte la bellezza prorompente di un corpo dalla muscolatura scolpita colpisce l’osservatore al di là del dipinto e della fotografia; invece un corpo “medio” non presenta distrazioni che distolgano dall’opera». In un caso o nell’altro la sensualità coinvolge l’osservatore senza reticenze. Perché Nobile non tratta con nessuna pruderie la potenzialità erotica del corpo: «Ho deciso di non pormi limiti sulla sessualità delle immagini che faccio e non mi imbarazza la possibilità di sfiorare o affondare nella pornografia se questo fosse, comunque, coerente e funzionale con la mia percezione estetica del momento».
Singolare anche il suo rapporto con la comunità gay («Ma esiste una comunità gay?») nella quale lamenta la perdita di uno spirito realmente innovatore: «Un tempo, quando si stava peggio, gli omosessuali erano Pier Paolo Pasolini o Luchino Visconti; oggi mi sembra che la creatività non sia più uno dei segni caratteristici della comunità gay».
Nobile è impegnato nella preparazione di una grande mostra al Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in cui potrà finalmente esporre anche gli scatti che ritraggono alcuni dei celebri divi immortalati senza veli; tra gli impegni organizzativi che ancora rinviano l’evento, anche la necessità di trovare un editore pronto a pubblicare il catalogo, che immaginiamo imperdibile. Intanto vi proponiamo una rassegna dei suoi scatti migliori nella galleria fotografica.
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