La Puglia fa un passo avanti sui diritti LGBT: il governatore Michele Emiliano ha presentato oggi la legge contro l’omofobia.
Mentre la speranza della comunità LGBT di una tutela contro i crimini d’odio è umiliata da una proposta di legge chiusa nei cassetti del Parlamento da quattro anni, in Puglia, come in altre regioni italiane, qualcosa si sta muovendo.
Sebbene non si tratti di provvedimenti che incidono sul codice penale, perché vincolati alle competenze delle regioni, possono diffondere una cultura positiva di contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale. Anche il progetto di legge pugliese agisce in questo senso, prevedendo fondi a sostegno di progetti inclusivi, un osservatorio per monitorare i casi di omofobia anche sui media e interventi educativi nelle scuole.
Soddisfatte le organizzazioni LGBT della Puglia: “La legge ci piace, non è uno strumento perfetto ma c’è una chiara sensibilità della Regione sui temi LGBT, come dimostra anche l’inclusione delle persone intersessuali nel provvedimento – ha dichiarato Luciano Lopopolo di Arcigay BAT e referente di Arcigay Puglia – È una legge che nasce da un percorso condiviso tra la giunta regionale, la consigliera del governatore Titti De Simone e le associazioni”.
Una legge sentita anche in un territorio come quello pugliese generalmente considerato accogliente per la comunità LGBT: “Serve sempre una legge di questo tipo, perché sostanzia la parità delle persone e permette alle organizzazioni che lavorano per l’inclusione di spingere con più forza i propri progetti a livello locale”.
Il provvedimento, che ora dovrà passare dal consiglio regionale, incontra il sostegno attivo di Arcigay, presente con il segretario nazionale Gabriele Piazzoni: “Vedremo ora se il consiglio terrà fede all’impianto della legge. Per noi è importante che le regioni si dotino di strumenti contro le discriminazioni, per supplire ed evidenziare la grave mancanza di una legge nazionale contro l’omofobia che dovremmo avere già da tempo”.
Il numero di regioni che hanno intrapreso lo stesso percorso sembra destinato a ingrandirsi: “Altre regioni in questo momento stanno discutendo del tema, tra loro Emilia-Romagna, Campania e Calabria sono quelle con il maggior lavoro alle spalle”.
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