Tra poco più di due anni i mondiali del calcio si terranno in Qatar, Paese fortamente omofobo, eppure Nasser al-Khater, amministratore delegato della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022, ha provato a tranquillizzare i migliaia di fan LGBT in arrivo.
Nonostante l’omosessualità sia punibile con un massimo di sette anni di carcere se non addirittua con la morte, nel caso dei musulmani nativi, Nasser ha assicurato che non ci saranno conseguenze per i tifosi di calcio LGBT, ‘invitandoli’ pubblicamente nel Paese.
Vorrei assicurare qualsiasi tifoso, di qualsiasi genere, orientamento sessuale, religione, di stare tranquilli, perché il Qatar è uno dei Paesi più sicuri al mondo, e qui saranno tutti benvenuti. La sicurezza e la protezione di ogni singolo tifoso è della massima importanza per noi. C’è molta formazione nel personale addetto alla sicurezza per assicurarsi che le cose culturalmente diverse siano viste in questo modo.
Tutto questo a pochi giorni dal via dei mondiali di atletica, che si stanno svolgendo proprio in Qatar, e che hanno visto il marciatore inglese Tom Bosworth, gay dichiarato, mettere le mani avanti, annunciando che mai ‘nasconderà’ la propria omosessualità nel corso dell’evento.
Due anni fa Hassan Al Thawadi aveva aperto le porte del Paese ai tifosi gay, chiedendo però di non esplicitare affetto in pubblico: “Le manifestazioni pubbliche di affetto sono qualcosa che non fa parte della nostra cultura. Quindi tutto quello che chiediamo a tutti i fan che verranno è di rispettare questa cosa”. I mondiali di calcio del 2022 seguono di 4 anni i mondiali russi, già a loro volta fortemente criticati dalle associazioni lgbt internazionali.
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