La finale mondiale di calcio più bella di sempre, conclusasi soltanto ai calci di rigore dopo 120 minuti più recupero a dir poco palpitanti, ha visto l’Argentina di Lionel Messi trionfare dinanzi alla Francia di Kylian Mbappè. I due numeri 10 più forti al mondo hanno duellato straordinariamente sul campo, segnando complessivamente 5 goal in due, con l’Argentina presto sul 2-0 prima di farsi incredibilmente rimontare dai blues sul 2-2 e vedersi recuperare anche il nuovo vantaggio ai supplementari con un incredibile 3-3 finale.
Ma è dopo circa un’ora di dominio albiceleste che dall’Italia Mario Adinolfi ha cinguettato transfobia, twittando becero odio nei confronti di Ines Rau, modella trans* nonché compagna dell’asso del Paris Saint Germain. Dopo mesi di rumor Ines, prima modella transgender a finire sulla copertina di Playboy, ha confermato di aver trovato l’amore, senza però mai fare il nome del campione francese. “Finalmente ho trovato un ragazzo che mi accetta per come sono”, ha dichiarato Rau alla rivista ELLE, dopo le paparazzate estive che li avevano visti insieme, in vacanza, felicemente intimi.
Tanto è bastato ad Adinolfi per cavalcare la transfobia di giornata. Dinanzi ad un articolo della Gazzetta dello Sport dal titolo “Mbappè, la sua arma segreta è la fidanzata Ines, modella transgender“, il leader del Popolo della Famiglia ha twittato: “E la chiamano “arma segreta”. Ragazzo mio, è da Renzi 2016 (legge Cirinnà), che spiego che certe frequentazioni anomale stancano e portano male. Mbappè caro, la “fidanzata” iperaccessoriata è sgradita a Maria. E Di Maria vi suona”.
Un tweet rivoltante, con riferimento al 2-0 dell’Argentina sulla Francia segnato proprio da Di Maria, giocatore della Juventus. Peccato che pochi minuti dopo questo schifo Mbappè si sia magicamente svegliato, dando il via ad una finale epica. Prima ha segnato il rigore che ha rianimato i Blues. Poi, dopo 100 secondi, ha realizzato il goal del pareggio con uno straordinario gesto tecnico. A questo punto Adinolfi ha cancellato il proprio tweet, magicamente scomparso, prendendo la via del silenzio. Non contento, Mbappè ha messo dentro persino il 3° goal durante i supplementari, diventando il 2° giocatore della storia della competizione a segnare una tripletta in finale, conquistando così il titolo di capocannoniere della manifestazione con otto reti. Un mondiale per lui gigantesco, fermato solo e soltanto dal Fenomeno Messi.
Ingordo di omotransfobia, Adinolfi non è proprio riuscito a resistere al commento becero nei confronti dell’asso francese, finendo per realizzare il più classico degli autogoal. Talmente evidente, e per lui imbarazzante, dall’auto-censurarsi, con la coda tra le gambe, fino al prossimo tweet stracolmo di odio. Perché oltre questo, il leader del Popolo della Famiglia, non sa proprio andare.
Si commenta da solo, è un piccolo, ridicolo idiota.
Tutta la stima possibile a Mbappè, un uomo e atleta superlativo, rispetto a lui e a chiunque scelga di condividerne quanta vita vorranno.