Jesse Hernandez è un ragazzo di 25 anni, nato e cresciuto in Louisiana. Ha iniziato a ballare a soli due anni, e non ha più smesso.
Ha ballato in uno spettacolo quando frequentava la scuola superiore, poi ha iniziato a insegnare alle squadre di cheerleader. E dopo un intenso corso che ha frequentato a Biloxi, nel Missisipi, ha deciso di provare a entrare nella squadra di cheerleading dei New Orleans Saints. L’idea è stata di sua madre: “Mia madre mi aveva mandato un link sulle ragazze cheerleaders di LA Rams che avevano appena composto il team una settimana fa” ha raccontato a The Advocate. Se l’è dovuta vedere con altri 51 aspiranti cheerleader, ma alla fine la squadra ha scelto lui, e il suo sogno è diventato realtà. Oggi è l’unico ragazzo cheerleader in una squadra di 25 ragazze.
A fine agosto è entrato finalmente in campo prima della partita per supportare la sua squadra. Inizialmente, il pubblico non capiva perché un ragazzo seguiva le cheerleader lungo il lato del campo, per entrare poi a passo di danza insieme a loro.
Insulti a Jesse per essere un semplice ragazzo cheerleader
A quanto pare a qualcuno tra gli spalti non è piaciuto vedere un ragazzo danzare assieme alle ragazze in campo, e sui social hanno iniziato a insultarlo. Offese alla poca mascolinità mostrata dal ragazzo, “non è un uomo” ha scritto qualcuno, “effeminato” oppure “ma quale tifoso di football vuole un tipo bizzarro insieme alle donne?“. A supporto del ragazzo è arrivato l’intervento della madre, che ha affermato “Siamo nel 2018. Le cose non dovrebbero essere solo per gli uomini o solo per le donne. Se ne hai la capacità, devi poterlo farlo, e basta“.
Ma Jesse Hernnadez non è l’unico ragazzo cheerleader. Quinton Peron e Napolean Jinnies sono i primi due cheerleader maschi a ballare insieme alla squadra, I due sono stati citati anche da ABC News, che ha riportato: “Sia i Baltimore Ravens che gli Indianapolis Colts hanno degli cheerleader maschili, e Peron e Jinnies sono i primi ballerini maschi per una squadra NFL professionista“. Jesse non si è perso d’animo per gli insulti ricevuti, e si dichiara felice di iniziare la stagione ufficiale il prossimo 6 settembre, come membro della squadra di cheerleader.
Credits: OutSports
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Viene in mente Primo Levi : “Se questo è un uomo”...
Il tuo commento è di una bassezza quasi incommentabile... è un UOMO, a cui piace quello che sta facendo. Il testo di Primo Levi ha tutt altro significato: bisogna ricordare ciò che è stato (nei lager) affinché l’orrore non si ripeta, in che modo si relaziona con questo ragazzo??
Scusa, ma non avevo certo bisogno della tua trombonata sugli ebrei, i nazisti e i campi di concentramento! “ Se questo è un uomo” è espressione faceta per designare la realtà di un uomo che si esibisce in movenze palesemente femminili e snaturate. A nessuna donna, quando pensa a quale e a come potrebbe essere “il suo uomo”, viene in mente un ballerino tanto effeminato Per questo si dice “ se questo è un uomo” !
Se non vuoi risposte ai tuoi stupidi commenti basta che non scrivi le tue cavolate in un luogo pubblico... magari potevi evitare di guardare il video, a meno che non ci provi un SEGRETO e INCOFFENSABILE piacere
Scusa, ti rendi conto che usi come "modo di dire" (e tanto per fare) il titolo di un libro di Primo Levi che ha tutt'altro significato? Tra l'altro per tacciare di "poca mascolinità" (ma stiamo ancora a questo punto?) un ragazzo che come unica colpa ha quella di volersi esprimere come vuole con il proprio corpo? Vuoi cortesemente riflettere prima di scrivere la prossima volta? Per piacere...