38enne regista di film come Più buio di mezzanotte e Una famiglia, Sebastiano Riso ha denunciato sui social quanto avvenuto a Roma la notte del trionfo europeo dell’Italia, con la città in festa dinanzi al successo degli azzurri.
“Fra chi gioiva e cantava c’era anche chi pensava a danneggiare beni privati e pubblici e chi cercava di aggredire fisicamente altre persone“, ha scritto Riso sui social, aggredito dinanzi al Colosseo mentre appoggiato alle transenne ammirava la sfilata di auto impazzite per il trionfo dell’Italia contro l’Inghilterra.
Siamo statə accerchiatə da un folle gruppo di trenta persone in quanto persone gender nonconforming, io e un caro amico psicoterapeuta, insieme a due ragazze transessuali conosciute lì per caso. Per fortuna siamo riusciti a scappare al linciaggio. Ma, tutto ciò è inammissibile, in un Paese civile.
“Uccidiamo la trans”. “Sei una trans di merda”, gli insulti piovuti addosso a Riso e agli amici. “In Italia, oggi più che mai serve una legge contro l’Omolesbobitransfobia”, ha scritto il regista. “Il DDLZan deve diventare legge. Abbiamo bisogno di essere tutelati/e. Ma sopratutto deve cambiare la cultura patriarcale, e con questa il pensiero maschilista e macista nel quale sta affondando la società italiana”.
4 anni fa, era il 2017, Riso venne aggredito sull’androne di casa da un gruppo di omofobi. Portato al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, i medici riscontrarono una contusione della parete toracica addominale e un trauma della regione zigomatica con edema alla cornea. All’epoca Sebastiano era uscito in sala con Una famiglia, film in cui aveva affrontato il tema della gestazione per altri.
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