Mancano pochi giorni al ballottaggio per le elezioni comunali: il 19 giugno in moltissime paesi e città si torna a votare. In attesa di domenica, riportiamo e analizziamo i risultati ottenuti al primo turno dai candidati LGBTQI dei vari partiti a Milano, Roma, Torino, Napoli e Bologna: mai come in questa occasione di voto i rappresentanti della nostra comunità sono stati così numerosi.
MILANO
Giacomo Marossi (610).
Francesco Poirè (13).
MILANO IN COMUNE: Anita Sonego (1395, la più votata in assoluto a Milano).
Marco Marmaz Mazzei (956, non eletto).
NOI, MILANO: Maria Margarito Tamaria (55).
ROMA
SINISTRA x ROMA:Mauro Cioffari (-).
RADICALI: Massimo Farinella, Davide Ambrosini, Matteo Mainardi (-).
RADICALI: Dario De Gregorio (-).
TORINO
PD: Chiara Foglietta (1503),
PROGETTO TORINO: Robertto Ceschina (205).
CIRCOSCRIZIONE 1
PD: Eleonora Averna (164).
CIRCOSCRIZIONE 2
TORINO IN COMUNE: Massimo Battaglio (77).
CIRCOSCRIZIONE 4
TORINO IN COMUNE: Alice Arduino (110).
CIRCOSCRIZIONE 8
TORINO IN COMUNE: Gianluca Voglino (230).
PD: Isa Crivellari (60).
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NAPOLI
BOLOGNA
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Analisi
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BOLOGNA si conferma la città più favorevole: lo 0,81% dei votanti ha espresso una preferenza per un candidato LGBTQI. In termini relativi, quest’anno la candidata che ha avuto più successo nella città è Roberta Li Calzi, del PD (0,42%).
MILANO aveva schierato ben 17 candidati LGBTQI, quasi il doppio rispetto ai 9 che si erano presentati nel 2011. E questo aumento si è sentito anche nei risultati: i votanti che hanno espresso preferenze arcobaleno sono cresciuti dallo 0,24 del 2011 allo 0,76%. Più della metà di queste preferenze sono state raccolte da due soli candidati: Marco Mazzei di Sinistra x Milano e soprattutto Anita Sonego della lista di sinistra radicale Milano in Comune. Sonego, con le sue 1414 preferenze (pari allo 0,26% dei votanti) è l’esponente del movimento più votata in termini assoluti.
TORINO ha fatto grandissimi passi avanti (0,43%) grazie al risultato di Chiara Foglietta del Partito Democratico (0,38%). Se si pensa che nel 2011 le preferenze per candidati LGBTQI erano state meno dello 0,01%, il progresso è stato davvero notevole.
Anche NAPOLI si piazza piuttosto bene: lo 0,13% dei votanti ha espresso una preferenza per la lista LGBTQI DeMa (di cui non disponiamo dei dati dei singoli candidati).
ROMA, pur potendo scegliere tra ben cinque candidati (tra cui Paola Concia, il nome mediaticamente più forte di queste elezioni), non è andata benissimo: solo lo 0,21% dei votanti ha espresso una preferenza arcobaleno.
Il grafico in basso rappresenta la percentuale di votanti che ha espresso una preferenza LGBTQI. Accanto al nome delle singole città, il numero di candidati.
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Ma una parola sul presidente Arcigay Marco Giusta di Torino candidato assessore con la candidata 5S Chiara Appendino la vogliamo sprecare o no? E vogliamo anche dire che nelle liste di Fassino, precisamente nei "Moderati per Fassino", con il record di oltre 2000 preferenze e un serio rischio di trovarselo a governare la città, ci sta tale Silvio Magliano, ex-forzista e SENTINELLA IN PIEDI? Volete fare gli interessi della comunità, per una buona volta, o continuate nella sciagurata politica "Il PD è bello, viva il PD, dagli ai 5S"? Ripeto; Appendino = assessorato a presidente Arcigay, Fassino = consigliere sentinella in piedi.