Questa mattina, all’angolo tra via Ostilia e via di San Giovanni in Laterano, a Roma, è apparso l’ultimo poster della street artist Laika, che ritrae Jozsef Szájer, l’eurodeputato ungherese del partito FIDESZ, il movimento xenofobo ed omofobo del premier ungherese Viktor Orban.
Szájer é salito agli onori della cronaca pochi giorni fa per essere stato trovato a partecipare ad un’orgia gay con una ventina di persone, violando le norme anti-Covid, a Bruxelles. Laika ha immaginato e ritratto l’ormai ex eurodeputato con un outfit “intimo” da bretelle leather e petto nudo, mentre sul braccio sinistro si può notare lo stemma nazionale ungherese rivisitato in chiave LGBT+. “Fuck Orban, I Am What I Am” il titolo dell’opera, che va così ad omaggiare il capolavoro di Gloria Gaynor.
Sullo sfondo il simbolo del partito del partito di estrema destra di Orban, rivisitato e corretto con cinque uomini nudi, “compagni di avventure” di Jozsef Szájer a Bruxelles.
“In Ungheria il governo Orban ha letteralmente dichiarato guerra alla comunità LGBT+, privandola di ogni diritto – ha dichiarato Laika -, in nome dei cosiddetti valori tradizionali e delle radici cristiane“. “Sogno un mondo dove tutti abbiano gli stessi diritti, a prescindere dall’identità e dall’orientamento sessuale, una società senza pregiudizi che consideri tutti allo stesso modo, tutti esseri umani e con gli stessi diritti – ha continuato l’artista – Sogno un mondo dove anche Szájer possa essere libero di vivere la sua sessualità nel modo in cui crede, senza nascondersi agli occhi del suo stesso partito“.
Laika ha poi concluso ringraziando l’ex eurodeputato: “Grazie Joszef per aver inferto un duro colpo all’intolleranza. Da oggi sei la nuova icona gay ungherese. La prossima volta, peró, rispetta le norme anti-Covid!“.
Un vero capolavoro!