Giornata internazionale contro l’omotransfobia a tinte arcobaleno, quella vissuta ieri tra Roma e Fiumicino. Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, marito di Monica Cirinnà, ha così celebrato le prime strisce pedonali arcobaleno della città: “Chi arriva al Comune di Fiumicino deve sapere con chiarezza che questa è la casa di tutte e tutti, dove nessuno sarà considerato un cittadino di serie B per il suo orientamento sessuale, la sua identità di genere, il suo sesso, la sua pelle, la sua disabilità o qualsiasi altra caratteristica che lo contraddistingua. Continueremo ad amministrare questa città tenendo come faro la nostra Costituzione e i principi di uguaglianza e fratellanza che ne sono il fondamento. E continueremo a contrastare con tutte le nostre forze coloro che, invece, vorrebbero tenere ai margini della società intere categorie di persone“.
Un gesto puramente simbolico che ha scatenato i consiglieri di centrodestra e liste civiche, perché “l’attraversamento pedonale arcobaleno è contro il codice della strada“. È stata annunciata anche una commissione trasparenza sul caso, con richieste di dimissioni “dei responsabili”.
Strisce pedonali rainbow anche a Roma, nel municipio 8, con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli presente all’inaugurazione. Presso il Municipio V della Capitale, invece, è stata inaugurata una nuova panchina rainbow, come “simbolo di Inclusione sociale e di lotta contro l’odio omotransfobico“.
Tra i presenti anche l’ex ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e la senatrice 5 Stelle Alessandra Maiorino, che ha ribadito l’urgenza del DDL Zan, attualmente fermo al senato. “L’Italia è pronta. La politica faccia la sua parte!“, ha concluso Maiorino, da mesi in prima fila nel chiedere una rapida approvazione della legge. Perché non c’è più tempo da perdere.
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