5 anni dopo la sua introduzione, la legge russa contro la propaganda gay ha colpito il primo minore.
Maxim Neverov, 16 anni appena, è stato infatti riconosciuto colpevole di “propaganda dell’omosessualità tra i minori”. L’adolescente di Biysk è stato multato di 50.000 rubli (circa 660 euro) per aver pubblicato foto sul social network Vkontakte.
Il sito di Russian LGBT Network riferisce che il rapporto ufficiale – archiviato il 24 luglio – sottolinea come Neverov avrebbe pubblicato ‘alcune foto di giovani il cui aspetto (parzialmente nudo), secondo parere esperto, aveva le caratteristiche della propaganda gay’.
All’adolescente, incredibile ma vero, non è stato neanche permesso di consultare un avvocato. Questo rifiuto, ovviamente, l’ha portato a non testimoniare. La Commissione sui diritti dei minori e la protezione dei minori ha esaminato il caso, con la rete LGBT russa che ha ora fornito un avvocato al povero Maxim.
Da 5 anni la legge contro la propaganda gay voluta da Vladimir Putin colleziona multe, arresti e diritti negati, legalizzando di fatto l’omofobia.
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