Barry Keoghan e Jacob Elordi Show
I Soliti Sospetti che incontra Teorema di Pier Paolo Pasolini e Ritorno a Brideshead. Emerald Fennell ha dato vita ad una pellicola a più strati, che spazia tra i generi, tutta o quasi centrata sul camaleontico volto di uno strepitoso Barry Keoghan, che sa essere imbranato e al tempo stesso affascinante, dolce e diabolico, subdolo e sincero, animalesco e infantile, delicato e ruvido come la pietra. Il suo Oliver è un personaggio dalle mille sfaccettature che cambia maschera a seconda della situazione, rispetto all’interlocutore di turno, ma con una visione di insieme infinita, in grado di tessere tele agli occhi degli altri semplicemente invisibili. Jacob Elordi, volto di Euphoria recentemente diventato Elvis Presley per Sofia Coppola, è la quintessenza dell’Adone. Bello, ricco, gentile, apparentemente irragiungibile, irradia luce al minimo sorriso. Tutti se ne innamorano, tutti lo vogliano. E lui lo sa, ne è consapevole. Usa gli altri come propri giocattoli, per poi stancarsene e disfarsene. Oliver parrebbe essere solo l’ultimo di una lunga lista, con la dimora di Saltburn a tacere segreti inconfessabili, smascherando la pochezza di una famiglia nobile e visibilmente disfunzionale.